PALAGIANO. Villaggio turistico abusivo “Pino di Lenne”: Legambiente risponde alla diffida della società costruttrice
«Il Comune proceda all’abbattimento, come previsto dalla sentenza del Consiglio di Stato»
«Il Comune di Palagiano riprenda possesso del villaggio abusivo Pino di Lenne e proceda all’abbattimento per ripristinare lo stato dei luoghi, come stabilito dalla sentenza del Consiglio di Stato n° 2484/2013» è la risposta diFrancesco Tarantini e Preneste Anzolin, rispettivamente presidente di Legambiente Puglia ed esponente del Circolo Legambiente di Palagiano, alla diffida inviata al Comune dall’amministratore unico della S.p.A “Il Pino di Lenne”, società che deteneva la proprietà dell’omonimo complesso turistico a Palagiano (Taranto), dichiarato abusivo sin dal lontano 1987.
Nella diffida, infarcita di false accuse, si intima di “non strumentalizzare fatti e circostanze non pertinenti alla reale situazione acquisitiva di autorizzazioni e concessioni ineccepibili, relative al complesso denominato “Il Pino di Lenne”; a non compiere atti di disturbo che possano pregiudicare negativamente la sottoscritta società e i rapporti con i terzi passati, presenti e futuri; a non divulgare fatti e notizie non rispondenti al vero, provocando lesioni soggettive”.
«Le accuse rivolte a Legambiente dall’amministratore della società sono state già ripetutamente smentite dai giudici amministrativi e penali, come è facilmente reperibile attraverso le innumerevoli sentenze emesse – spiega Anzolin – e tentano (operazione non nuova) di delegittimare la mia persona in modo diffamatorio. Ho già dato mandato ai miei legali di verificare se ci siano gli estremi per una querela. A breve, inoltre, chiederemo un incontro al procuratore capo della Repubblica di Taranto per discutere della vicenda e capire come procedere. Il nostro intento è sempre stato e resta quello di ristabilire la legalità e difendere le nostre bellezze naturali da scempi e abusi».
La sentenza del Consiglio di Stato del 2013 ricostruisce la vicenda della lottizzazione abusiva, già oggetto di condanna penale fin dal 1987, che provocò la devastazione di un bosco di pini d’Aleppo lungo le rive del fiume Lenne, in un’area peraltro caratterizzata da un forte rischio idrogeologico e assoggettata a plurimi vincoli ambientali e paesaggistici. La sentenza ordina, inoltre, all’amministrazione comunale di Palagiano di ristabilire lo stato originario dei luoghi, demolendo la costruzione abusiva e ricostituendo la parte di bosco distrutta dagli interventi edilizi.