SAVA. Dopo le politiche, le nostre riflessioni
Dal ciclone pentastellato ai risultati del nostro paese
Finita la tornata elettorale tanto attesa in virtù della nuova legge elettorale al suo banco di prova nella nostra nazione registriamo la sorprendete avanzata leghista di Salvini, che sorpassa Berlusconi nella coalizione di centrodestra, e l’uragano del M5S il quale ha scombussolato tutto il quadro politico e aperto la soluzione dei problemi dell’Italia in un’altra dinamica.
Campagna elettorale quasi irrilevante. Pochissimi comitati elettorali. Quasi nessun comizio, come a dire che il modo di comunicare con la Piazza, secondo loro, ormai è antiquato. I social hanno fatto la parte del leone. E di che maniera pure. Ma gli elettori, almeno visti in proiezione nazionale, non si sono fatti abbindolare da incantatori e imbonitori nazionali e locali. I savesi hanno scelto come meglio hanno creduto.
Svincolati da logiche clientelari, hanno liberato il loro consenso e lo hanno dato a chi, in tutta questa passata legislatura, ha meglio rappresentato la realtà italiana e messo a nudo i veri problemi di una nazione che ancora era ipotecata dai giochi del Palazzo. Ora i giochi sono aperti. Anzi, apertissimi. Si profilano diverse maggioranze e su questo staremo a vedere per come verranno rappresentati i milioni di italiani che hanno detto, marcatamente, che era ora di voltare pagina una volta per tutte.
E Sava, la nostra Sava come si è presentata a queste elezioni politiche? Nella fase di preparazione delle liste elettorali molte voci davano Dario IAIA candidato nelle liste dell’ex enfant prodige chiamato Raffaele Fitto. Ma questo non è avvenuto. C’era il timore di molti “big” che questa nuova legge elettorale avrebbe presentato non una, ma mille sorprese. E il timore, a risultato accertato, era fondato.
Il M5S ha fatto cappotto in Puglia! Non ha lasciato niente. A nessuno. Ha raccolto tutto il consenso il quale gli ha permesso di avere una grossa rappresentanza nazionale.
E nella nostra piccola sfera di valutazione notiamo anche ben altro. A Sava contati sulle dita di una mano i comitati, che a differenza delle passate comunali uscivano come funghi, e un aria presso che morta. Ma in Piazza, come suo solito, si differenziava un comitato elettorale, quasi permanente, che faceva riferimento, in questa occasione, alla lista “Noi con l’Italia” di Raffaele Fitto avente come referente locale Dario IAIA. Manifesti pubblicitari attaccati al di fuori del comitato, e questo è vietatissimo, dazebao collocati nel centro storico, e anche questo è vietatissimo. Insomma, tutta questa pubblicità elettorale, che tra l’altro non ha portato a nulla, ha avuto gli occhi bendati della Polizia municipale savese. E non è una novità.
IAIA in questa occasione politica ha sposato la tesi fittiana, reduce delle passate europee dove era andato a braccetto con Ferrarese. Esperienze politiche dello IAIA che si possono dire bene bene, e a chiare lettere, che hanno portato ad una vera e propria deblache. Lo IAIA deve chiedersi il perché di tutto questo. E come mai non riesce ad uscire fuori dal reticolato savese e a rendicontare un risultato dignitoso al suo padrino politico di turno?
Lui, lo abbiamo sempre detto questo, è figlio solo della sommatoria che, purtroppo, a Sava ha dettato legge e non sappiamo ancora per quanto detterà. I numeri, in politica, sono quelli che contano. E i numeri avuti dalla lista fittiana sono miseri: 545 al Senato e 651 alla camera dei Deputati. E’ questo il bilgietto da visita che IAIA ha presentato a Raffaele Fitto. Una miseria. Una vera e propria miseria. Che, anche agli occhi di Fitto dopo quelli di Ferrarese, dimostrano la pochezza politica dello IAIA. Tra qualche anno ci sarà il rinnovo del Consiglio regionale, ultima chance per IAIA prima di finire nel dimenticatoio politico. E gli altri partiti che hanno fatto?
Oltre al M5S risultato il primo partito a Sava, Forza Italia registra un buon successo e su questo si deve chiedere, sempre nel nostro paese, come mai il partito di Berlusconi viene suffragato dignitosamente alle elezioni Politiche e poi crolla nella competizione locale?
Poi c’è il PD che ormai scende sempre più giù a cui viene consigliata una puntura di rianimo altrimenti l’agonia è dietro la porta. Poi, sempre a Sava, c’è Fratelli d’Italia della Meloni con un dato sorprendete. E’ stata scavalcata, con quasi il doppio dei consensi, dalla Lega di Salvini che in loco non ha nessun referente. E questo dovrebbe fare pensare qualcosa a Domenico Gigante.
Giovanni Caforio