PALAGIANO. Rinnovata la tradizionale festa dei falò, dal quartiere Bachelet al campo San Nicola

PALAGIANO. Rinnovata la tradizionale festa dei falò, dal quartiere Bachelet al campo San Nicola

Il paese riscopre la voglia di aggregarsi e stare insieme

Grande festa di falò di San Giuseppe, lunedì sera, anche a Palagiano. Le fascine sono arrivate sui carri trainati dai cavalli. La gente ha popolato le vie, i quartieri si sono accesi di luci, di voci e di anime.

Al quartiere Bachelet, l’omonima associazione con il suo presidente Nico Nardi ha organizzato, insieme all’Amministrazione Comunale, il tradizionale falò, animato dal concerto degli AlmaNegra. Tradizione, musica, folklore, ma anche gastronomia con i cavatelli preparati dall’associazione Athletic Team Palagiano, presieduta da Raffaele Iacobino e la zeppola più grande del paese. L’auspicio, per il prossimo anno, è quello di entrare nel guinness dei primati.

Una grande festa, un grande quartiere, quello Bachelet, che, dopo due anni sabatici, è tornato a raccontare e a far rivivere tradizioni popolari, nel solco del recupero delle origini identitarie.

Un altro falò, organizzato dai giovani della parrocchia S.S. Annunziata, ha chiamato a raccolta i cittadini che vivono nei pressi delle Opere Don Giovanni Pulignano. Un mare di gente con il naso all’insù e gli occhi puntati sul palo della cuccagna, issato al centro della piazza, tifando per squadre di giovani “scalatori”, impegnati a contendersi i premi appesi in cima. Ad aprire la festa il saluto congiunto del parroco don Lorenzo Cangiulli e del sindaco Domiziano Lasigna.

Ed, ancora, ad animare e rinvigorire la tradizione, anche il falò realizzato presso il campo San Nicola. Anche qui, sono stati il parroco, don Francesco Zito e il sindaco Lasigna a dare inizio ai festeggiamenti, accendendo la grande catasta di rami d’ulivo. Una grande festa di quartiere, in cui a farla da padrone sono state l’aggregazione e la condivisione. Non sono mancate le giostre per i più piccoli, la buona musica e del buon cibo per gli adulti.

“Una straordinaria occasione di incontro – ha spiegato il primo cittadino – resa possibile grazie al recupero di una tradizione, che segna la storia della nostra comunità. La nostra città riconquista i suoi spazi e continua a vivere la tradizione della festa (jè semb fest’ a Polascjen). Tante risorse umane che si rimettono in moto, che si impegnano, che ci credono. E questa Amministrazione continuerà, per quanto possibile, a supportarle. Si cresce. Avanti così”.

E, poi, il pensiero di don Salvatore Casamassima rivolto ai papà.

“Ci sono padri più piccoli dei loro figli e ci sono padri che crescono i loro figli e reggono le loro famiglie spesso nel silenzio, nonostante le tante difficoltà”.

Esistono grandi padri. Esistono i padri.

viv@voce

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