SAVA. È di Surbo la nuova azienda che si occuperà della gestione dei servizi cimiteriali
Come sfarinare il denaro pubblico da parte di IAIA
Si è conclusa l’esperienza della cooperativa Aurora. In questi ultimi anni siamo stati abituati a vedere il sito del cimitero sempre pulito ed ordinato e gli orari di apertura e chiusura sempre rispettati. E di questo ne abbiamo dato al soggetto privato che, in tutto questo arco di tempo, ha ricevuto apprezzamenti per il modo dignitoso che ha presentato il nostro cimitero agli occhi dei savesi.
Ma sono passati tre anni contrattuali e con un anno di proroga, pare previsti dal contratto, oggi un nuovo soggetto privato apre un inedito capitolo.
Oggi si apre una nuova stagione con la speranza che la gestione sia migliore della precedente o quanto meno uguale.
Diverse sono le domande che rimangono senza risposta.
La prima riguarda l’importo del fatturato minimo previsto all’interno del bando di gara pari ad € 1.100.000,00 negli ultimi tre esercizi.
Tale importo rappresenta l’importo massimo previsto dalla legge in tema di appalti. Infatti in base all’art. 83 del D.Lgs. 50/2016 l’importo massimo relativo al fatturato degli ultimi tre anni richiesto non può essere superiore al doppio della base d’asta che nel caso del bando in oggetto è pari a 550.000,00 euro per 5 anni.
Questo articolo del D.Lgs è poco chiaro in quanto non stabilisce se l’importo a base d’asta deve essere riproporzionato in base al numero degli anni di durata dell’appalto (a tal proposito provate ad immaginare cosa potrebbe succedere per un appalto di durata decennale o ventennale).
Tuttavia la ratio del decreto è quella di permettere la più alta partecipazione al bando da parte delle ditte interessate al fine di creare una maggiore concorrenza e poter ricevere maggiori offerte che gioveranno in termini economici e qualitativi all’Ente e di riflesso a tutta la cittadinanza.
Gli effetti previsti dal Decreto sicuramente non sono stati raggiunti, infatti le ditte che hanno partecipato al bando sono solo tre.
Di fatto con tali clausole è stata messa da parte la ditta che in questi ultimi anni si è occupata della gestione e lo ha fatto con merito e diligenza nonostante i ripetuti ritardi nei pagamenti da parte dell’Ente. E su questo il nostro giornale non ha per nulla risparmiato, in questi passati tre anni di gestione della cooperativa Aurora, i continui dispetti oltre ogni misura fatti dall’Ente comunale contro il soggetto privato.
Ma andiamo alla gara. Solitamente si tende a salvaguardare l’economia locale invece, in questo caso, sembra quasi che siano stati utilizzati al limite previsto dalla legge gli strumenti per mettere fuori dalla partita chi ha dimostrato in questi ultimi anni di saper gestire la cosa. E il presidente della Cooperativa, in una intervista al nostro giornale, è stato abbastanza chiaro: “Hanno fatto in modo, di non farmi partecipare alla gara. E ci sono riusciti”.
Ma a Sava sappiamo benissimo che abbiamo un’amministrazione comunale sorda a tutto ciò che non gli interessa ma attenta a ciò che vuole e decidere di fare del denaro pubblico. Non ultimo i 50mila euro, secondo noi sfarinati, dati ad un professionista per preparare il bando di gara sulla raccolta differenziata quando, in alcuni Comuni limitrofi, è fatta fare la progettazione agli uffici comunali!
Ma anche qui il silenzio dell’amministrazione IAIA è tombale.
All’assenza di spiegazione da parte degli attuali amministratori ormai siamo già abituati ma è inconcepibile, in un concetto di democrazia rappresentativa, il silenzio dell’opposizione che nessuna domanda ha fatto al riguardo della gara sull’affidamento dei Servizi cimiteriali.
A giochi fatti, e di che maniera tra l’altro, non ci resta che sperare nel buon operato della nuova ditta alla quale vanno gli auguri del nostro giornale ma per il resto che dire? Via con il classico #Savanticosì.
Certo, come nostro solito … alli chiuppi!
Giovanni Caforio