TARANTO. Operastracci. La scena dei ragazzi

TARANTO. Operastracci. La scena dei ragazzi

La poesia (della musica e del teatro) per giocare a diventare grande. Martedì 10 aprile, alle ore 10.30 al TaTÀ

In Via Deledda ai Tamburi, va in scena “Operastracci o dell’educazione sentimentale”, da un’idea di Enzo Toma e Silvia Ricciardelli, costumi, drammaturgia e regia Enzo Toma, con Anna Chiara Ingrosso, Emanuela Pisicchio, Fabio Zullino, scenografia e luci Lucio Diana, produzione Koreja, per “La scena dei ragazzi”, la rassegna destinata alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di I grado, promossa da Comune di Taranto e Teatro Pubblico Pugliese, in collaborazione con Crest.

Durata 55 minuti. Info: ufficio scuola Crest, tel. 099.4725780 (int. 3).

Uno spettacolo sui sentimenti, un tentativo di raccontare il naturale rapporto con le emozioni e con il corpo che cambia: quadri teatrali che, pur senza parole e con l’aiuto delle più famose arie d’opera, mettono in scena quel complesso viaggio di crescita che è la vita.

Nello spazio scenico simile ad un ring, una montagna di stracci, grazie agli attori, diventa veli, palloni, guantoni, pance, e addirittura bambole/marionette che si fanno carico di sentimenti forti come la tenerezza, il ricordo e l’elaborazione della perdita. Le arie del melodramma, sorreggono le atmosfere, le emozioni e persino i giochi, con la misteriosa magia con cui una voce lirica riesce sempre a coinvolgere chi l’ascolta.

Occorrono 30 metri di stoffa per confezionare una sola delle marionette che nascono dalle mani degli attori sotto la vista degli spettatori. Ci vuole un’ora per tentare di raccontare i sentimenti di due ragazzi e il mistero dei legami, degli affetti.

Dalla storia dell’arte al melodramma, dalla danza al teatro di figura e all’antica tecnica giapponese del Bunraku, uno spettacolo evocativo che attraversa i linguaggi delle arti e fa risuonare i vissuti quotidiani inquadrandoli in un contesto “altro” che, nella distanza, rende possibile affrontare temi delicati come i sentimenti, sempre più necessari ad una generazione digitale.

 

BIOGRAFIA

Koreja

Nasce nel 1985 ad Aradeo, uno dei 99 comuni del Salento, abitando un casale abbandonato denominato “le tre masserie” e svolgendo una delle più importanti attività culturali e artistiche del territorio (rilevanti gli incontri con Iben Nagel Rasmussen, attrice danese dell’Odin Teatret, e con Cesar Brie, attore, regista e drammaturgo argentino). Da qui comincia il percorso teatrale, proponendosi come un centro di produzione, ricerca e promozione teatrale rivolto a un vasto pubblico. Nel 1999 la cooperativa sposta la propria sede a Lecce, nella periferia della città, al quartiere Borgo Pace, dove compra e ristruttura una ex fabbrica di mattoni, facendola diventare un luogo europeo accogliente e funzionale, una vera casa del teatro, i Cantieri Teatrali Koreja. Dal 2015 è riconosciuto dal MiBACT come Centro nazionale di produzione teatrale.

 

viv@voce

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