TARANTO. «Acquisire quel coraggio civile necessario nella nostra quotidianità»

TARANTO. «Acquisire quel coraggio civile necessario nella nostra quotidianità»

Marzo, responsabile Gruppo Giovani del Presidio Arcigay tarantino, ha preso parte ad una formazione ErasmusPlus contro le discriminazioni

L’Hermes Academy e Strambopoli – Presidio Arcigay nella provincia di Taranto proseguono l’attività di formazione internazionale, con il supporto finanziario del programma Erasmus+ e grazie ai contributi liberali di alcuni/e/* soci/ie/* e simpatizzanti, FLC CGIL e Sud Est Donne.

Dal 15 al 22 aprile Federico Marzo, membro dell’Associazione Culturale Hermes Academy e responsabile Gruppo Giovani del Presidio Arcigay tarantino, ha preso parte al progetto internazionale “Civil Courage against Discrimination – CCaD”, insieme con altri/e/* 23 partecipanti provenienti da Austria, Estonia, Grecia, Italia, Portogallo, Spagna, Romania, Turchia, Ungheria.

Il presidente Luigi Pignatelli, coordinatore dello Sportello Migranti Arcobaleno (più volte elogiato dall’UNHCR), già educatore in centri di prima e seconda accoglienza per migranti, ha fortemente voluto offrire questa possibilità di crescita personale e professionale al giovane studente Marzo.

Realizzata con il supporto finanziario del programma Erasmus+, l’attività formativa (in inglese) ha avuto luogo presso la Domus Urbis, in Via Della Bufalotta a Roma, e si è posta l’obiettivo di promuovere nelle nostre società un approccio e un atteggiamento positivo verso l’inclusione dei/delle/de* giovani migranti e di dotare i/le/* giovani lavoratori/trici/t* di nuove competenze e metodi, come approcci di coraggio civile.

«Attraverso la sua implementazione – dichiarano gli/le organizzatori/trici – vorremmo favorire l’inclusione di giovani donne migranti sopra i 18 anni nelle nostre società, superando stereotipi e pregiudizi; dotare gli/le/* animatori/trici/t* giovanili di strumenti e competenze per favorire l’inclusione delle giovani donne migranti; sviluppare abilità di coraggio civile per contrastare le pratiche di discriminazione a livello locale; scambiare buone pratiche sull’inclusione dei/delle/de* giovani migranti, creando reti locali per sostenerlo.»

Il progetto CCaD contribuisce alla sensibilizzazione dei/delle/de* partecipanti e delle loro organizzazioni a questioni delicate relative alle giovani donne migranti in tutta Europa.

«Questo corso di formazione – dichiara Marzo – è stato caratterizzato dalla presenza di attività giornaliere svolte da un personale preparato e praticate da ragazzi e ragazze provenienti da 9 Paesi. Molte attività consistevano nell’analisi delle forme di discriminazione presenti nella nostra società e, al tempo stesso, nel proporre iniziative volte a combatterle, al fine di poter acquisire quel coraggio civile necessario nella nostra quotidianità.»

Il progetto internazionale arriva dopo l’arricchente sorpresa di GoDeep (Grottaglie, ottobre 2016), la straordinaria esperienza di Gay and Happy (Rosario in Argentina e Porto Alegre in Brasile, aprile 2017), il profondo lavoro su se stessi/e/* dentro e fuori dal gruppo di lavoro de The Bearable Lightness of Being a Youth Worker (Apšuciems in Lettonia, gennaio 2018), la Youth Exchange di Eye Opener per i minorenni Aneis Maggio e Flavio Ferrari accompagnati da Paolo Verdolino (De Glinde nei Paesi Bassi, febbraio 2018), la prima avventurosa fase di A Kind of Magic (Olomouc in Repubblica Ceca, febbraio 2018), la North-South Partnership Building Activity Making the Difference (Altafjord in Norvegia, febbraio/marzo 2018), il workshop Face It per Ylenia Taranto (Budapest in Ungheria, marzo 2018), lo studio delle NGO Resources – Human, Personal, Financial (Kandersteg in Svizzera, marzo 2018), la prima intensiva fase di Inclusion in ACTion (full immersion nel Social Theatre in Ungheria tra marzo e aprile 2018), lo scambio di buone prassi in Georgia con Plus1Aid – Welcome Refugees (Kobuleti, aprile 2018).

 

viv@voce

Lascia un commento