MANDURIA. Sciolto il Comune per infiltrazioni mafiose. Lettera del movimento politico ‘Città Più’
Da un dramma già annunciato, l’inizio di un vero cambiamento
Il pronunciamento del Consiglio dei Ministri sullo scioglimento del Comune di Manduria per infiltrazioni mafiose ha certamente lasciato tra i cittadini un sentimento di profonda amarezza e rabbia, soprattutto tra quanti si adoperano attivamente per la crescita sociale, culturale, economica della città.
Il primo pensiero va certamente a tutti quei cittadini onesti, che fuori dalle luci della cronaca, contribuiscono a costruire un tessuto sociale fondato sulla onestà, sull’operosità, sulla solidarietà. Questa decisione, piombata a ciel sereno, in un momento pre-elettorale in cui i vari movimenti politici si apprestavano a presentare le proprie liste, compilate con i nomi di cittadini pronti ad impegnarsi per un reale rinnovamento della città, costituisce certamente un brusco freno alle attese, alle istanze di cambiamento morale e politico su cui erano state già abbozzate precise proposte di programma.
Verrebbe a molti la voglia di rintanarsi in casa, di riprendere il filo della propria vita, al di fuori da ambiti di vita sociale moralmente corrosivi e sudici, lasciando che la politica si faccia da sé. Al netto delle reazioni istintive, seppur legittime, espresse a caldo, crediamo sia possibile sviluppare delle considerazioni, da cui ripartire.
E’ bene chiarire che l’accusa di essere mafioso non può riguardare tutta la cittadinanza, come certi giudizi sommari e generalisti vorrebbero far credere (è come dire che tutti i siciliani sono mafiosi!).
In primo luogo, tale provvedimento si rivolge a quegli amministratori coinvolti dal decreto, su cui ricadrebbe una duplice gravissima colpa: da una parte, la responsabilità personale di aver governato male il proprio paese (e nel caso di sentenza definitiva in sede giudiziaria anche illegalmente!); dall’altra quella, non meno riprovevole, di aver impedito alla città, con il rinvio delle elezioni, di costruire in autonomia e libertà, nel solco di un percorso democratico, la scrittura di un progetto di rilancio del territorio, da affidare a persone capaci e oneste. In secondo luogo, esso colpisce, almeno sul piano morale, quegli amministratori che, seppur non direttamente coinvolti nei presunti illeciti, non hanno saputo vigilare né opporsi a strategie politiche lesive della dignità e degli interessi della loro città.
Va da sé che la considerazione generale della politica in simili circostanze tocca i livelli più bassi, andando a rimarcare la diffusa disaffezione dei cittadini nei confronti dei partiti, dei movimenti politici, dei singoli uomini impegnati a vario titolo nelle attività politiche.
Crediamo fermamente che il lavoro intrapreso dai movimenti politici, che da tempo lamentano l’inefficienza e la disattenzione delle ultime amministrazioni ai problemi della città, debba proseguire con più forza, consapevoli che le crisi non si superano con la dietrologia né con la rabbia e l’invettiva, ma con un programma fortemente condiviso di moralizzazione della politica (unico ed insostituibile terreno di pianificazione del cambiamento), nel quale tutta la cittadinanza deve sentirsi coinvolta. Non dobbiamo dimenticarci, infatti, che i politici corrotti arrivano al potere col voto di quei cittadini colpevoli di aver barattato il loro sacrosanto diritto e dovere di partecipare attivamente e consapevolmente al processo di miglioramento della propria città, selezionando accuratamente i propri rappresentanti, con logiche di opportunismo e di tornaconto personale.
Come ammoniva Albert Einstein “l’unico pericolo della crisi è la tragedia che può conseguire al non voler lottare per superarla”. Siamo certamente in un momento di profonda crisi politica, riflesso di una perdita di valori e di esempi di alta statura morale, di cui si avverte l’assenza anche a livello nazionale.
Nondimeno, l’invito che ‘Città più’ intende rivolgere ai propri iscritti e simpatizzanti nonché a tutte le forze politiche che operano con onestà e passione per la propria città è quello di proseguire con rinnovate energie e motivazioni il percorso già avviato, unificando, se possibile, gli sforzi in una strategia comune che restituisca alla cittadinanza tutta la dignità e l’onorabilità che essa merita, in ragione della stragrande maggioranza dei cittadini onesti, di oggi e del passato, su cui si regge la nostra grande storia.
“Città Più…” – Movimento politico culturale di Manduria – Via Ferdinando Donno n. 2/a