MANDURIA. Infiltrazioni mafiose del comune. M5S: “Nessuno deve sentirsi escluso dall’impegno morale. Occasione per un rilancio di un senso condiviso di comunità”
Nota stampa del meetup attivistimanduria2.0
La notizia dello scioglimento per infiltrazioni mafiose del comune di Manduria, da parte del Consiglio dei Ministri, è deflagrata come un fulmine a ciel sereno. Si era in attesa di un pronunciamento in tal senso ma si sperava che il tutto rientrasse nell’alveo dell’ordinaria amministrazione e si sarebbe potuto partecipare alle imminenti consultazioni elettorali.
Così non sarà per almeno diciotto mesi e ci si dovrà abituare a convivere con questa nuova condizione amministrativa. E’ facile scaricare la responsabilità di tale condizione, e stallo, sulla classe politica che ha ricoperto incarichi elettivi negli ultimi anni. Ma come ricorda De Gregori in una vecchia canzone: “La Storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso”.
Siamo noi, come Comunità manduriana, a essere parte lesa ma anche a essere complici di quanto accaduto. Ogni volta che ci siamo girati dall’altra parte, per non avere problemi con qualcuno. Abbiamo sottovalutato certe implicazioni e, senza accorgercene, siamo divenuti complici di un modo di fare “mafioso”. Non siamo intervenuti per rilevare la mancanza di rispetto verso il bene comune e ora il bene comune è messo sotto osservazione per capire quanto è compromesso.
Non vi è un responsabile principale ma siamo tutti corresponsabili di quanto accaduto. Più si è trascurata l’azione civica e più è cresciuta la rapacità dei senza scrupoli, che hanno provato a divenire la “parte migliore della società”, salvo poi ritrovarsi da tutt’altra parte.
C’erano dei segnali che potevano presagire qualcosa? Certo che si: le mezze frasi, tipiche; gli atteggiamenti d’impunità, ostentati; i cenni di complicità e consorteria rodata. Tutto abbiamo accettato, in modo naturale e passivamente, quali prassi di una “socialità” tipica.
Ora un turbinio di sentimenti contrastanti ci assale, tra incredulità e rabbia, tra speranza e rassegnazione, tra voglia di riscatto e rinuncia al futuro. Noi ci impegneremo affinché la Commissione regionale di studio e d’inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata, della Regione Puglia, dia il massimo supporto per affrontare questa nuova condizione amministrativa di Manduria. Tutta la Comunità e tutto il territorio devono sentirsi parte attiva per dimostrare l’eccessivo onere da pagare e poter riscattare la poca attenzione avuta finora.
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