Transitus Sancti Antonii : la rievocazione storica che accomuna Padova con Fragagnano
Domenica 10 giugno 2018, presso il Centro Storico del Comune di Fragagnano (Ta) e altre vie principali del Comune medesimo, avrà luogo la rievocazione storica de “Transitus Sancti Antonii ”, giunto alla consueta VIII edizione
Il Transito di Sant’Antonio è una rievocazione storica di matrice medioevale promossa dall’Amministrazione Comunale di Fragagnano targata dott. Giuseppe Fischetti, progettato e realizzato dall’Associazione di promozione socioculturale Terra Nostra di Fragagnano, guidata dal presidente Orazio Surgo. La sacra rievocazione, è patrocinata dal Comune di Fragagnano, dalla Regione Puglia – Assessore all’Industria Turistica e Culturale dott.ssa Loredana Capone, dal Gruppo di Azione Locale G.A.L. Terre del Primitivo di Manduria – Presidente dr. Dario Daggiano e Direttrice dott.ssa Rita Mazzolani, dall’Arcidiocesi di Taranto nella persona di Mons. Filippo Santoro, dal Touring Club Italiano, capeggiato dal console dr. Giovanni Colonna, da Puglia Events e da Puglia Promozione. Media partner: International Web Post di Bari.
Il Transito di Sant’Antonio, è una rievocazione storica medioevale che metterà in scena tracciati di vita del Santo Taumaturgo padovano, attraverso i momenti più salienti che precedono la morte, infatti tra le vie del centro storico, l’intero corteo assisterà ai suoi ultimi momenti esalando l’ultimo respiro tra la gente, offrendo parole di conforto, gioia, amore e umiltà, operando meravigliosi prodigi soprannaturali coadiuvati da altrettante conversioni.
Infatti il Santo, avvicinatosi al Monastero dell’Arcella, sarà scortato ormai morente, su un carrettino ligneo guidato dal suo fido destriero suo amico e dai suoi compagni di vita monastica che lo accompagneranno con sermoni fino all’ultimo viaggio terreno. Colpo di scena sarà rappresentato nell’ultima parte della rappresentazione scenica, dalla figura dello spirito di San Francesco d’Assisi che lo accoglierà a braccia aperte, alle porte del Paradiso introducendolo alla tanto e agognata vita eterna. Il Santo Taumaturgo nacque a Lisbona nel 1195. Un’antica tradizione barocca attesta la data del 15 agosto come giorno della sua nascita.
Era figlio dei nobili Martino De Buglioni e donna Maria Teresa Taveira. Fu battezzato con il nome di Fernando. Fernando si dedicò completamente allo studio delle scienze umane e teologiche, anche per estraniarsi dalle tensioni che attraversavano la comunità religiosa. Il momento cruciale della morte, arrivò venerdì 13 giugno del 1231 al santuario dell’Arcella.
Ed ecco che alle ore 19.00 il fragoroso rullo dei tamburi e il suono delle chiarine, suggelleranno l’inizio del corteo, scandendo il passo dei figuranti del grande corteo nato per omaggiare il Santo. Nel corteo saranno presenti: frati francescani, nobili delle casate dell’epoca medioevale, che sfileranno tra le vie del centro storico, popolani che hanno rappresenteranno degnamente l’assetto popolare dell’epoca, cavalieri templari armati di spade e scudo, clarisse che accompagneranno il santo taumaturgo nell’ultimo viaggio con le lodi rivolte alla Vergine Maria, piccoli bambini col saio votati a Sant’Antonio e a San Francesco, arcieri che armati di arco, faretra e frecce hanno dato lustro alla loro arte, madonne primavera che sfileranno intorno al “Palio di Monna Primavera” incantando con la loro superba bellezza.
Nel Transito, dunque, si assisterà alle scene cardine legate alla vita tumultuosa di Antonio. L’uomo dei miracoli e l’apostolo della conversione, che ha esaltato la bellezza della vita sperando nell’infinita misericordia di Dio. Il santo predicatore nel suo transito parlerà del peccato, della sua gravità e della necessità di rinnegarlo domandandone il perdono aprendo il cuore alla conversione verso l’onnipotente amore misericordioso e misterioso del Padre.
Ad un certo punto della rievocazione Antonio, enuncerà il suo volere di votarsi alla povertà, alla castità e all’obbedienza proprio come ha insegnato il suo mentore, Francesco. Da una nota stampa di Vincenzo Ludovico, responsabile ufficio stampa dell’Ass. Terra Nostra, si evince che proprio per questo, la direzione artistica, ha voluto rappresentare una sorta di vestizione, gettando luce sui simboli antoniani: il saio, i sandali, il fuoco, il Vangelo, la bisaccia, il Tau e il pane. Le due scene innovative nella VIII ed. saranno il “ Prodigio della Giumenta ” e il “ Prodigio del Cuore dell’Avaro ”.
Altre scene di vita molto toccanti sono legate alla fraterna amicizia con Frate Giulietto, che verosimilmente ne rappresenta le gioie terrene del santo legate all’amore per la vita. Altre scene toccanti sono basate al voler ritornare a Padova sofferente ed ormai morente su un giaciglio di paglia trainato da un cavallo, ma egli stesso giungerà al santuario dell’Arcella dove spirerà tra le braccia dei suoi confratelli, guidato dalle orazioni alla Vergine Maria delle clarisse che lo accoglieranno con pianti sinceri.
Ed ecco che avverrà un altro prodigio, Frate Antonio avrà la sua ultima visione ultraterrena di Gesù che lo guiderà verso la vita eterna, ed a questo punto si materializzerà uno spirito di un frate incappucciato, lo stesso San Francesco che lo prenderà per mano, accompagnandolo a solcare le porte del Paradiso Terrestre. Da come dichiara la regista Romina Massaro: « Il messaggio che “ Terra Nostra Fragagnano” ha voluto trasmettere all’opinione pubblica fragagnanese e non, arriverà in modo chiaro. L’evento non sarà finalizzato semplicemente all’intrattenimento, ma alla sua origine c’è un messaggio di rinascita, di amore per la propria storia locale, promozione socioculturale per il benessere del cittadino. Un contributo che vorrà dare al territorio di Fragagnano, alla sua cultura, al suo popolo e alle sue nobili origini » .
L’evento organizzato dall’Ass. Terra Nostra di Fragagnano, ha ottenuto il massimo riconoscimento dai Frati Minori Conventuali della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova, in quanto riconoscono la singolare progettualità della rievocazione storica, considerata dai medesimi, un unicum. Il presente è partner del progetto ” Radices “, finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito dell’avviso pubblico ” Spettacolo dal Vivo e Residenze Artistiche, sez. Teatro ( Regione Puglia, FSC 2014/2020 – Unione Europea – Ass. Industria Turistica e Culturale – PiiiL Cultura In Puglia 365). E’inoltre, parte integrante del cartellone artistico denominato “Edictum Freganianum A.D. 2018 ”, la cui direzione artistica è curata dall’operatore culturale Vincenzo Ludovico, che ha dichiarato: « In questa edizione del Transitus Sancti Antonii, abbiamo deciso di rievocare il Prodigio della Giumenta e il Prodigio del Cuore dell’Avaro, proprio come testimoniano le fonti bibliografiche ufficiali, L’Assidua, Il Liber Miraculorum e La Vita Secunda, i due mali maggiori combattuti fino all’ultimo respiro da Antonio, il Santo dei Miracoli, sono stati l’Eresia e l’Avarizia ».
Ed ancora: « L’innovazione sta nel fatto che ogni anno, l’associazione guidata dal Presidente Orazio Surgo, propone un nuova sceneggiatura, ispirata alle diverse fonti bibliografiche e testi specifici, riguardanti il Santo. Nuove location e ingenti figuranti, oltre 200 tra attori non professionisti, figuranti, frati, clarisse, cardinali, musici, cavalieri crociati, popolani, nobili ed addetti ai lavori. Ogni anno, si aggiungono quadri totalmente nuovi ed originali.
Conclude Ludovico: « Altrettanto ricco sarà la programmazione del cartellone artistico di domenica 10 giugno, infatti ci saranno Spettacoli di Serpenteria a cura del Duo Reptiles di Oria, Spettacoli del Gruppo Sbandieratori e Musici Rione San Basilio di Oria, Tornei Extrafeudali, Spettacoli Medievali, Bolle di Sapone e Gomma park a cura di A.S.D. Divertilandia di Fragagnano, lo spettacolo è garantito ».
Le genti vicine e lontane, sono invitate a presenziare alla sacra rievocazione del Transitus Sancti Antonii, che avrà luogo domenica 10 giugno 2018 alle ore 19.00 presso il Comune di Fragagnano.