ILVA: Il Ministro Di Maio ascolti e dia voce, ora più che mai, alle migliaia di lavoratori dell’indotto che, quotidianamente, con il loro lavoro, permettono all’impianto di produrre
Lettera inviata dai segretari generali di categoria: Antonio Arcadio, Carmelo Sasso, Giuseppe Zimmari, Elena De Matteis, Antonio Stasi, Enzo Gallo, Antonio Guida
la ripresa della trattativa non può prescindere dall’affrontare la questione ILVA nella sua globalità e senza trascurare coloro che, con la propria prestazione lavorativa, permettono all’impianto di funzionare e produrre.
Noi siamo convinti che questo Governo, ancor più che in passato, si occuperà dei lavoratori delle pulizie civili e industriali, edilizia, ristorazione collettiva e somministrazione circa 4000 addetti, tenendo insieme le questioni dei lavoratori diretti ed appalto a partire dalla salvaguardia occupazionale e reddituale, tutele e prevenzione per la salute e sicurezza (oggi insufficienti) ed infine la salvaguardia dell’Ambiente.
Purtroppo, i lavoratori dell’indotto pagano, da tempo remoto, il prezzo delle nuove logiche di mercato, con commesse assegnate al massimo ribasso e condizioni di lavoro divenute, ormai, insostenibili.
Auspichiamo che il nuovo Governo dia risposte alle questioni sopra esposte e garantisca e salvaguardi i lavoratori tutti e tutte le famiglie, il loro reddito dignitoso, la loro salute e sicurezza
Certi del Suo cortese interessamento alla nostra, Le porgiamo cordiali saluti.