SAVA. Continua il mercato degli acquisti. Scardino nella scuderia di IAIA
I mutamenti nella Sava politica che, di politico, non ha nulla
Con un post su facebook, dello scorso sabato, Dario IAIA annuncia che il Consigliere eletto nel PD nella passata competizione entra nella sua scuderia. Scardino ha preso le redini dell’Udc locale e da questo, ora, si sente parte organica dell’amministrazione comunale.
E così IAIA, della serie “Cchiù culu ca giudiziu”, annovera nella sua maggioranza bulgara anche questo “acquisto”. Che dire? Tante, ma tante cose. E forse la più importante è: come si fa a cambiare casacca quando l’elettore ti ha votato in quanto eri candidato in un partito avverso a IAIA? Già. Come si fa? A Sava, e non solo, si può.
Pare che la cosa più facile è prendere un cartello ed erigersi a paladino dello stesso e, da qui, trattare con chi amministra. Più che politica la trattativa, spesso e volentieri, corre sulle dinamiche personali. E nella classica teoria dei “bisogni”, che una volta apparteneva ai partiti, oggi appartiene al personale.
Con un PD scomparso, con una Forza Italia che è più una presentazione locale di chi la dirige, con l’abbandono di Mario e Luigi Pichierri staccati immediatamente dalla coalizione avversa a IAIA, oggi abbiamo una opposizione in cerca di identità. Quella identità perduta e che chiama sul banco degli accusati chi ha deciso candidature fuori dal mondo e fine a se stesse. Obsolete su tutto. Infatti, i fatti dicono questo. Molto probabilmente, se non si parte da questo, non si va da nessuna parte. Certo, il tempo c’è per tutto. Anche per organizzare una coalizione.
Ci vogliono le persone che capiscono cosa è la politica, i suoi passaggi e le sue dinamiche. E di pesci lessi Sava ne ha avuti tanti. Con questo “acquisto”, IAIA decanta il suo operato che, quotidianamente, vediamo supportato dal nulla. Dalla propaganda è sicuro.
Pur avendo i numeri, e di che maniera pure, IAIA non è riuscito a dare un volto alla sua amministrazione imperniata sul “chi non è con me, è contro di me”.
E in questo clima, che lui vuol farsi passare come il “buonista”, Sava arretra. Incredibilmente arretra.
I detti savesi, a volte, danno la spiegazione alle dinamiche. E della serie “quannu scquajia la nei si vetunu li stronzuri” ne continueremo a vedere delle belle. E di che maniera pure …
Giovanni Caforio