MANDURIA. “Marine abbandonate”
Nota stampa dell’Associazione politico.-culturale MANDURIA MIGLIORE
Anche quest’anno è arrivata la tanto attesa festività patronale di San Pietro in Bevagna, data di tradizionale trasloco dei cittadini manduriani verso le marine, ma anche ufficiosa data di inizio della stagione estiva (seppure i turisti sono arrivati già da tempo). Ciò che rimane invariato, purtroppo, è l’estremo stato di abbandono “amministrativo” di questi luoghi che potrebbero invece, se ben sfruttati, essere un vero volano della nostra economia cittadina.
I punti da porre all’attenzione dell’attuale Amministrazione Commissariale sarebbero tantissimi, ma proviamo a sintetizzare.
Si potrebbe iniziare col cercare di mettere ordine al caos generato dai parcheggi selvaggi istituendo, e facendo rispettare, zone di parcheggio a pagamento debitamente segnalate e pubblicizzate con indicazioni chiare, altresì, dei punti di vendita dei grattini. A puro titolo d’esempio il parcheggio, tra l’altro già esistente ed immediatamente fruibile situato subito a destra della pineta potrebbe ospitare almeno 100 stalli.
Considerando un introito medio giornaliero di € 5 a stallo questo parcheggio frutterebbe alle casse comunali €500 giornalieri, perlomeno nei giorni di pieno afflusso, importi che diventerebbero quindi disponibili per essere investiti in altri servizi.
Servizi come i bagni pubblici, già esistenti ma incredibilmente aperti solo nelle ore diurne, o come la pulizia ed il controllo costante della stessa pineta che non può continuare ad essere presa d’assalto ed utilizzata ora come bivacco, ora come letamaio a cielo aperto. In questo, a nostro avviso, le varie associazioni di protezione civile presenti sul territorio potrebbero svolgere una funzione di controllo e deterrenza fondamentale.
Occorre inoltre ripristinare urgentemente il servizio di pubblica illuminazione a Specchiarica verso Torre Colimena, in modo da tutelare la sicurezza di pedoni ed attività commerciali presenti in zona.
Prevenire le attività di accampamento abusivo sulle dune e sul litorale di campeggiatori e camperisti che possono, e devono, utilizzare le apposite aree di sosta autorizzate con immediata ricaduta positiva a livello economico e di decoro del territorio.
Parlando di decoro non si può infine tacere che uno dei problemi più macroscopici è l’incredibile stato di caos senza apparente speranza in cui versa il centro di San Pietro in Bevagna. Preso d’assalto notte e giorno da frotte di bancarelle, più o meno abusive, camion dell’acqua, venditori ambulanti e chi più ne ha più ne metta. Non è una situazione che può permanere oltre se vogliamo mirare ad una riqualificazione seria delle marine.
Le soluzioni sono semplici, ma allo stesso tempo dure. Il mercato ortofrutticolo ed etnico DEVONO essere riposizionati altrove, ad esempio Piazza Benedettini o altri luoghi ancora, dove ogni venditore DOVRA’ avere un’autorizzazione ed uno stallo a lui riservato, con controlli serrati sul rispetto di leggi fiscali e igenico-sanitarie.
Per tutti coloro che non volessero uniformarsi non può che procedersi al sequestro di merci ed attrezzature, nonché alla multa di clienti che dovessero acquistare merce priva di scontrino o in violazione del diritto d’autore o delle leggi a tutela del marchio.
Salvare le nostre marine non può e non deve rimanere solo un sogno, deve diventare l’obiettivo reale a cui tutte le Amministrazioni, presenti e future, dovranno tendere.
Non avremo mai un vero rilancio ed una rinascita della nostra amata città se non iniziamo, davvero, a controllare, amministrare e mettere a frutto l’immenso patrimonio di bellezza di cui disponiamo.