Maruggio. “MARIS MOTUS – ARTE AL CENTRO”
AL VIA LA PRIMA RASSEGNA D’ARTE CONTEMPORANEA A CURA DI SPAZIO CIPREA – PLAY YOUR PLACE
Nel pieno centro storico dell’antico borgo di Maruggio – in provincia di Taranto – avrà inizio – il 12 Luglio 2018 – la rassegna di mostre di arte contemporanea intitolata “Maris Motus. Arte al centro”. Le mostre saranno allestite presso la piccola nascente galleria “Spazio Ciprea” – in via Umberto I° – che ha tra i suoi obiettivi quello di mettere in mostra espressioni artistiche moderne e contemporanee.
Il ricco programma di mostre è supportato dall’A.P.S. “Play your Place” e dall’A.P.S. “Maruggio Experience”.
La prima esposizione – che sarà inaugurata il 12 Luglio alle 19.00 e proseguirà fino al 15 Agosto – sarà dedicata all’artista Pietro GUIDA, con lavori che vanno dal 1960 al 1975: opere in ferro che hanno caratterizzato la sua produzione non figurativa di quegli anni.
Alla serata di inaugurazione saranno presenti il Sindaco di Maruggio, dott. Alfredo Longo, lo storico dell’arte Brizia Minerva e il critico d’arte Lorenzo Madaro, entrambi curatori della mostra “GUIDA. OPERE COSTRUITE ’60 –’75” in programma presso il Museo “Castromediano” di Lecce.
La seconda mostra – aperta dal 17 al 30 Agosto – dal titolo “ACQUA”, è dedicata a Nicoletta VERONESI, artista milanese che vive ed opera da circa cinquant’anni tra Milano, New York e Madrid. La mostra presenta il decennale lavoro sul tema dell’acqua, frutto espressivo dell’applicazione di diverse tecniche artistiche e dall’uso di linguaggi e stili contemporanei in armonia tra loro.
La mostra intitolata “LEGNO LAME LAMIERE” – che si svolgerà dal 1 al 30 Settembre – è dell’artista Francesco FARINA, artefice del fare che ha messo a disposizione la sua profonda conoscenza dei materiali che usa per realizzare medie e grandi tavole per narrare, con semplici materie, importanti racconti.
“Spazio Ciprea” resterà aperto tutti i giorni previsti dal calendario delle mostre, a partire dalle ore 19.00.
Gli artisti saranno presenti alle inaugurazioni delle rispettive mostre.
PIETRO GUIDA
Pietro Guida è nato a S. Maria Capua Vetere (Caserta) nel 1921. Consegue il diploma di scultura all’Accademia di Belle Arti di Napoli nel 1947. Aderisce al “Gruppo Sud”, divenendo uno dei protagonisti del rinnovamento culturale del capoluogo campano.
Comincia nel frattempo la sua attività espositiva: II Mostra delle arti figurative, Galleria “Forti”, Collettiva di chiusura Gruppo Sud Pittura, Galleria “Blu di Prussia”, entrambe a Napoli nel 1948; Premio Diomira 1949, Galleria del “Naviglio”, Milano 1949; II Mostra nazionale del disegno e dell’incisione moderna, Reggio Emilia 1949, conseguendo ampi consensi nazionali con i suoi disegni. Dal 1960 al 1971è titolare della cattedra di scultura all’Accademia di Belle Arti di Lecce.
La sua produzione figurativa è esposta in importanti mostre personali: Galleria “Selecta” di Roma, 1958, e collettive: Premio internazionale della scultura di Carrara, Carrara 1957; Concorso per un’opera plastica ispirata allo sport, Palazzo Strozzi, Firenze 1958; Artisti pugliesi, Galleria “Taras” dell’EPT, Taranto 1959; VII e VIII edizione della Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma. Dal 1960 al 1975 la produzione di Guida è caratterizzata dall’abbandono del dato naturalistico e dei mezzi tradizionali del fare scultura, per adoperare materiali industriali grezzi, come mattoni, galpomice, tubi eternit, ferro e acciaio.
Le prove di questo periodo sono definite dall’artista stesso Opere costruite proprio per sottolineare l’importanza della fase “costruttiva” nel suo lavoro. Crescono nel frattempo la notorietà dello scultore, i premi, le commesse prestigiose: ad esempio la scultura di dimensioni monumentali realizzata nel 1972 per l’Italsider di Taranto, l’attenzione della critica più qualificata per il suo lavoro (Franco Sossi, Vittorio Fiore, Oreste Ferrari, Filiberto Menna, Vito Apuleo, Nerio Tebano, Nello Ponente, Enrico Crispolti) e gli inviti a progetti espositivi rilevanti: le mostre personali alle gallerie d’arte “Taras” di Taranto (1961), “Cavallino” di Venezia (1962), “La Metopa” di Bari (1964), “Il Sedile” di Lecce (1965) prima mostra di scultura non figurativa in Puglia, “Il Bilico” di Roma (1967; 1968), “La Cornice” di Bari (1969), “Ciak” di Roma (1971). Partecipa, inoltre, a mostre collettive: Giovani artisti italiani, Villa Comunale, Padiglione Pompeiano, Napoli 1961; Premio Termoli, Termoli (edizioni del 1963 e 1964); Il Maggio di Bari, Biennale d’arte, Castello Svevo, Bari (edizioni dal ’64 al ’66); Mostra internazionale di scultura all’aperto, Fondazione Pagani, Museo d’arte moderna, Legnano (edizioni del 1965, 1971, 1973); Triennale dell’Adriatico, Palazzo delle Esposizioni, Civitanova Marche 1965; XVII Mostra internazionale d’arte Premio del Fiorino, Palazzo Strozzi, Firenze 1966; III Rassegna d’arte del Mezzogiorno, Palazzo Reale, Napoli 1967; Forme, spazio, strutture, Massafra 1967; 20+5 Nuove esperienze dell’arte in Puglia, Taranto, Bari, Grottaglie, Massafra 1969; Co/incidenze, XX Rassegna d’arte contemporanea Città di Massafra, Massafra 1969; Arte e critica 70, Modena 1970; Uno spazio per l’arte, Circolo Italsider di Taranto, Taranto 1974-75; II Quadriennale d’arte contemporanea, Acquasanta Terme 1975; VIII Biennale d’arte del metallo, Gubbio 1975.
Dalla seconda metà degli anni ’70 e per circa tre lustri, Guida sceglie di rinunciare all’attività espositiva; ritorna nel frattempo alla figura, realizzando gran numero di statue in scabro cemento.
Recupera la carnalità delle formose figure femminili di Marini e gli squarci poetici sul vissuto quotidiano di Martini, maestri mai smessi di amare. Interpreta, con insistenza, soprattutto negli ultimi anni, il tema del mito. Nel 1993 interrompe il silenzio espositivo con la mostra personale allestita presso il Castello Carlo V di Lecce. I suoi nuovi lavori sono presentati in catalogo dagli amici scrittori: Tano Citeroni, Gino Montesanto e Michele Prisco. Seguono le mostre personali al Castello Malatestiano di Longiano (1995), al Castello Carlo V di Lecce (1997), all’ex Convento di San Michele di Taranto (2002), Palazzo De Felice di Grottaglie (2009). Su tutte, l’importante mostra antologica allestita nel 2008 presso il Monastero degli Olivetani di Lecce, promossa dal Dipartimento dei Beni delle Arti e della Storia dell’Università degli Studi del Salento, associata alla pubblicazione di un importante catalogo, che ripercorre filologicamente l’intero percorso artistico di Guida e la corposa quanto autorevole analisi critica. Ha nel mese di ottobre del 2012 esposto nelle sale di Castel dell’Ovo a Napoli una sua personale curata da Francesco Abbate. Nel 2011 ha partecipato all’ Esposizione Internazionale d’Arte Biennale di Venezia nella sede regionale di Lecce – Padiglione Italia della 54a edizione. Nel 2014, su invito dell’Università del Salento, ha tenuto una mostra personale nella sede del Rettorato di Lecce.
Ha ricevuto i seguenti riconoscimenti: Premio Diomira, Milano 1949; Primo premio alla Mostra Nazionale del Disegno, Reggio Emilia 1949; premio della Presidenza del CONI alla Mostra di Scultura ispirata allo sport, Firenze 1958; premio per la scultura al Premio Termoli, Termoli 1963; premio-acquisto alla Biennale d’Arte Contemporanea, Bari 1966. Oltre che in numerose collezioni private le sue opere figurano presso la raccolta delle stampe Bertarelli del Museo Sforzesco, Milano; Galleria del Cavallino, Venezia; Collezione Deana, Venezia; Presidenza del CONI, Roma; Collezione Finkelstein, New York; Collezione Civica d’Arte Moderna, Bari; Fondazione T. Balestra, Longiano; Collezione Schulte, Dusseldorf; Museo della Scultura Contemporanea – MUSMA – di Matera; Museo PAGANI di scultura all’aperto di Legnano; NOVECENTO A NAPOLI – Castel Sant’Elmo Napoli; Rettorato dell’Universita’ del Salento – Lecce. Del lavoro di Pietro Guida si sono occupati, tra gli altri, Francesco Abbate, Giuseppe Appella, Carlo Barbieri, Raffaele Carrieri, Silvia Cazzato, Tano Citeroni, Enrico Crispolti, Mario De Micheli, Oreste Ferrari, Sergio Ferrero, Lucio Galante, Letizia Gaeta, Massimo Guastella, Gianni Jacovelli, Angelo Lippo, Pietro Marino, Filiberto Menna, Gino Montesanto, Raffaele Nigro, Sandra Orienti, Marina Pizzarelli, Nello Ponente, Michele Prisco, Paolo Ricci, Franco Sossi, Silvano Trevisani, Lorenza Trucchi, Marco Valsecchi, Marcello Venturoli, Lorenzo Madaro, Tommaso Strinati, Walter Tommasino, Carlo Vulpio, Brizia Minerva, Vittorio Basile. Dal 1951 Pietro Guida vive e lavora a Manduria.
NICOLETTA VERONESI
La qualità integrante del lavoro di Nicoletta Veronesi è la varietà ed è caratterizzata dall’esplorazione di tecniche tradizionali e non, attraverso il suo originale uso del colore e diverse forme di espressione: pittura, ricamo, fotografia, video.
Nicoletta Veronesi usa diversi stili e linguaggi allo stesso tempo senza mai lasciarsi limitare da uno specifico cliché. Come disse Marcel Duchamp: “numerosi artisti si fermano e si danno uno stile, per altri non c‘è mai tregua”. Nata a Milano, dopo aver conseguito la laurea in scienze politiche presso l’Università Statale di Milano, l’artista si sposta a New York City nel 1976 e studia pittura alla “Arts Students League”.
Durante dieci anni vibranti di vita a New York, N. V. produce opere sia astratte che figurative, tele di grande formato e fotografie Polaroid dapprima e grandi Cibachrome piu’ tardi. Nel 1986, in occasione della sua prima personale, si sposta a Madrid, dove la sua coscienza spirituale e creativa viene influenzata dall’ambiente spagnolo. Ora vive e lavora sia a Milano che a New York.
Il lavoro di Nicoletta Veronesi e’ stato esposto in mostre collettive e personali a New York, in Spagna e in Italia. Parte della sua produzione artistica è stata acquisita da istituzioni pubbliche e collezioni private.
FRANCESCO FARINA
Vive e lavora ad Ostuni, in provincia di Brindisi nel suo studio in Via Gaspare Petrarolo 87, Laureato in Conservazione dei Beni Culturali alla Cà Foscari di Venezia e Master in Conservazione e caratterizzazione dei materiali lapidei e ceramici nella Facoltà di Geologia a Bari.
Giunge alla espressione figurativa dopo aver affinato nel tempo, grazie alla sua sensibilità alle frequentazioni, e anche alla sua continua familiarità con l’arte, con la produzione di personalissimi elaborati artistici. Egli è nel corso della sua vita restauratore, antiquario, artigiano, scrittore, panettiere, pizzaiolo, contadino.
Ha l’amore per la terra, la campagna, la profondità del mare, la famiglia, gli occhi scintillanti e le persone di tutte le storie del mondo. Le sue mostre riscuotono interesse presso un pubblico di differente estrazione, ha recentemente esposto alcune sue opere a Milano nella nota Libreria Popolare di via Tadino.
La sua esperienza di scrittore lo porta ad interessarsi di narrativa e saggistica, come la sua recente pubblicazione – Tra Terra e Cielo – Luoghi di culto nel mondo rurale dell’alto Salento.