Omofollia: sit-in in Largo Adua e sotto la sede della Regione, perché «l’omofobia in Puglia esiste!»
Una folta schiera di associazioni, LGBTIQ+ e non, organizzano due iniziative per sensibilizzare sulla necessità di una legge regionale contro l’omobitransfobia, alla quale invitano il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano
Ieri, mercoledì 11 luglio in Largo Adua a Bari (piazzetta dell’Ex Kursaal) c’è stato, per le ore 18.30, il sit-in “Omofollia – A chi crede che l’omofobia non esista”.
Oggi, giovedì 12 luglio, a partire dalle ore 11.30, presso l’extramurale Capruzzi, ai piedi della sede della Regione Puglia, nell’ambito del presidio in difesa de “La legge che vorrei”, vengono condivise testimonianze, per dichiarare a gran voce che è indispensabile formare, soprattutto nelle scuole, le/i/* cittadini/e/* di domani.
Aderiscono
Agedo Bari
Arcigay Bari
Arcigay Foggia
Arcigay Strambopoli – QueerTown, presidio nella provincia di Taranto
Arci Puglia Diritti Arcobaleno
Associazione Famiglie Arcobaleno LGBTIQ+ di Taranto e provincia
CasArcobaleno Taras
Centro di Ascolto LGBTIQ+ di Taranto e Provincia
Famiglie Arcobaleno Puglia
Hermes Academy Onlus
La giusta causa
Link Bari
Mixed lgbti
Rete della Conoscenza Puglia
Rete Genitori Rainbow
Sportello Migranti Arcobaleno Taranto
UAAR Bari
Uds Puglia
Zona Franka
Sit-in in Largo Adua
“Omofollia – A chi crede che l’omofobia non esista” è un’iniziativa che nasce dalla necessità di far sentire viva nell’opinione pubblica l’esigenza di una legge regionale contro l’omobitransfobia, a partire dalla condivisione delle nostre esperienze personali, con riferimento particolare al mondo della scuola e del lavoro, a ridosso della votazione di questo disegno di legge in Consiglio regionale.
In questi giorni l’iter legislativo ha subito una battuta d’arresto, in primo luogo per via di un parere di legittimità chiesto dalla VII Commissione. Ben presto, però, alcuni Consiglieri Regionali hanno rivelato la vera natura di taluni “dubbi”, rilasciando delle dichiarazioni nelle quali asseriscono che la Regione Puglia non ha bisogno di una legge contro le discriminazioni perché le discriminazioni non esistono. Gli episodi di omofobia in Puglia sono stati definiti pochi e irrilevanti, “isolati” nella regione che elesse Nichi Vendola come Presidente.
Il fatto che qualcuno/a/* raggiunga delle posizioni apicali nel mondo del lavoro, purtroppo, non significa nella maniera più assoluta che molti/e/* altri/e/* non vengano discriminati/e/* per via del proprio orientamento sessuale e della propria identità di genere.
Gli episodi di cronaca che hanno macchiato le pagine dei giornali locali con resoconti di violenza omobitransfobica negli ultimi anni sono davvero tanti, troppi. Abbiamo assistito a percosse, vessazioni, insulti per strada, bullismo nelle scuole, pestaggi in pieno centro di coppie che passeggiavano serenamente, agguati nei confronti di persone transessuali, aggressioni ai danni dei professori, esclusioni da parte dei villaggi turistici, esclusioni dal mondo del lavoro, messe alla porta da parte dei genitori, suicidi.
Per noi, quindi, è follia che si dica che l’omofobia in Puglia non esiste, è follia che si guardi a questo problema come marginale, è follia che si stili una classifica dei diritti, in cui puntualmente quelli civili sono gli ultimi.
Crediamo in un processo di formazione e informazione, a partire dalle scuole, dai genitori, dagli/dalle insegnanti, dai/dalle datori/trici di lavoro, come unica soluzione preventiva alla realizzazione di un’uguaglianza sostanziale.
Vogliamo fortemente che ciascuno/a/* di noi si senta libero/a/* di affermare la propria libertà di essere e di amare senza paura di subire delle discriminazioni per questo ma, anzi, nella sicurezza di trovare un ambiente che lo/la/l* accolga con amore e consapevolezza del diverso.
Presidio sotto la sede della Regione Puglia
Dopo anni di incessante lavoro di sensibilizzazione, rivendicazioni e aggregazione per la tutela e la garanzia di diritti LGBTIQ+, per il contrasto alle discriminazioni per genere, identità di genere, orientamento sessuale, finalmente una proposta storica del movimento LGBTIQ+ pugliese approda in Giunta Regionale, lo scorso novembre.
Il disegno di legge prevede l’impegno, da parte della Regione, a collaborare e a investire risorse in iniziative di sensibilizzazione e informazione, ma anche di sostegno e di tutela delle vittime di violenza.
Tuttavia, questo disegno che ora è in discussione nelle commissioni consiliari, è stato oggetto di beceri sondaggi sui social e contrarietà manifeste e celate da diversi esponenti di diverse entità politiche.
La nostra proposta di legge ora rischia di essere privata di alcuni articoli fondamentali come l’introduzione di psicologi a scuola, il contrasto al bullismo omotransfobico e corsi di aggiornamento per il personale docente delle scuole.
La nostra proposta di legge potrebbe essere addirittura bocciata giovedì 12 luglio, durante la terza e la sesta commissione, e ciò significherebbe che tale discussione non giungerebbe nemmeno in consiglio regionale, buttando all’aria i bisogni e le aspettative di migliaia di persone che in questa regione vorrebbero una presa di posizione chiara e forte del Consiglio Regionale e di tutte le istituzioni, in una fase di forte attacco ai nostri diritti civili.
Noi dobbiamo fermarli, dobbiamo reagire e dimostrare che “insieme siamo più forti” e che pretendiamo che questa legge venga approvata, come fatto in altre regioni.
Per questo motivo il 12 luglio saremo davanti al Consiglio Regionale della Puglia, mentre la III Commissione discute e vota questo disegno. Con il nostro presidio dimostreremo che vogliamo questa legge.
Invitiamo tutti/e/* ad essere con noi, a partecipare per una Puglia che sia realmente inclusiva, giusta e contraria ad ogni forma di discriminazione.
http://hermesacademy.blogspot.com/2018/07/adotta-un-articolo-della-legge-pugliese.html