“LA DIREZIONE DELL’ASL DI TARANTO PENALIZZA LE FASCE DI POPOLAZIONE PIU’ DEBOLI RIDUCENDO L’APERTURA AL PUBBLICO DEL CENTRO DI SALUTE MENTALE DI MANDURIA”

“LA DIREZIONE DELL’ASL DI TARANTO PENALIZZA LE FASCE DI POPOLAZIONE PIU’ DEBOLI RIDUCENDO L’APERTURA AL PUBBLICO DEL CENTRO DI SALUTE MENTALE DI MANDURIA”

LA UIL FPL: PRONTA A CONTESTARE LA CONDOTTA ANTISINDACALE  

L’attuale management aziendale dell’ASL di Taranto prosegue con la costante mortificazione dei servizi resi ai cittadini del versante ionico.  L’ultimo caso in ordine di tempo fa riferimento al Centro di Salute Mentale di Manduria che a partire dal 16.07.2018 potrebbe subire una riduzione temporanea degli orari di servizio di apertura al pubblico.

Una decisione unilaterale che non ha tenuto affatto conto della contrarietà espressa, nel corso di un incontro avvenuto lo scorso 9 luglio, da questa organizzazione sindacale e dalle altre sigle sindacali. Pertanto la UIL FPL chiede l’immediata revoca di ogni disposizione di chiusura/riduzione e o modifica di turni di lavoro.

Si fa presente che il C.S.M. di Manduria non solo è aperto al pubblico in modo diretto, senza necessità di alcuna prenotazione, ma ha da anni assicura il pronto intervento al 118 per malati psichiatrici.

Con la nuova disposizione di apertura del servizio, mai concordata con le parti sociali, non sarà più possibile assicurare il pronto intervento in danno ad una fascia particolarmente fragile della popolazione, in un periodo estivo dove i servizi vanno, già di loro in sofferenza per la turnazione estiva delle ferie del personale sanitario, cronicamente carente.

Si rammenta inoltre al Commissario Straordinario, Stefano Rossi, che le OO SS hanno evidenziato in uno degli ultimi incontri, anche, la grave situazione di assenza di sicurezza in cui i lavoratori del servizio operano e la totale assenza di rispetto della privacy per la presenza di cartelle cliniche, di oltre 30, che giacciono totalmente incustodite, in obsoleti faldoni.

Pertanto l’Organizzazione Sindacale scrivente, come già dichiarato, nel verbale dell’incontro del 9 luglio scorso, ribadisce l’assoluta contrarietà alla riduzione dell’offerta sanitaria che penalizza le fasce più deboli della popolazione del versante orientale e invita la dirigenza preposta a fare il proprio lavoro e a migliorare la gestione delle risorse del Dipartimento, evitando così la riduzione dell’apertura al pubblico della Struttura Complessa.

Inoltre la palese condotta antisindacale che si sta adottando decidendo unilateralmente la riduzione dell’apertura al pubblico del servizio, la modifica dell’orario di lavoro e della turnazione, quando il tavolo di trattativa non è stato ancora chiuso, costringerà la UIL FPL, qualora si dovesse procedere con l’adozione della proposta di riduzione del servizio, ad attivare la procedura di condotta antisindacale, in violazione dell’art. 28 della legge 300/70.

Infine la UILFPL chiede al management aziendale di conoscere chi e con quali procedure può comunicare al personale la riduzione dell’orario di apertura al pubblico, atteso che una tale decisione, andrebbe comunicata alle OO SS, ai sindaci dei territori interessati, alla Regione Puglia.

Emiliano Messina, Segretario Generale della UILFPL, spera che almeno dinnanzi all’ennesima negazione di diritti perpetrata in danno della popolazione più debole e indifesa si levi la voce dei rappresentati politici del territorio.

 

viv@voce

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