SAVA. L’assistente sociale che ha occupato lo scivolo dei diversamente abili andrebbe immediatamente licenziata. Ma, addirittura, non fu licenziato il vigile urbano che intascò per 10 anni la pensione del padre morto …

SAVA. L’assistente sociale che ha occupato lo scivolo dei diversamente abili andrebbe immediatamente licenziata. Ma, addirittura, non fu licenziato il vigile urbano che intascò per 10 anni la pensione del padre morto …

Sdegnarsi, indignarsi è un conto. Ma ci vuole l’azione amministrativa

Aver riportato la notizia dell’occupazione dello scivolo dei diversamente abili, con la propria auto, da parte dell’assistente sociale, e quindi dipendente del Comune, meriterebbe senz’altro un’azione amministrativa.

 

E l’affermazione goffa della medesima che, per giustificare l’occupazione, dice addirittura “E’ un’area privata”. Assurdo. Un’area privata non esiste. Quella, di Piazza Risorgimento, è una struttura pubblica. Altro che privata. E d’avanti a certi comportamenti da parte di chi dovrebbe dimostrare maggiore sensibilità e attenzione, non ci sono giustificazioni che tengano.

Azione questa che, in altri Comuni, avrebbe meritato l’immediata reazione e di seguito provvedimenti disciplinari da parte di chi amministra un Ente pubblico. Ma siamo a Sava. Amaramente.

E il lettore che scordi che nel 2012 un vigile urbano fu indagato dalla Procura della Repubblica per “Truffa e danni allo Stato” in quanto aveva intascato la pensione del padre morto 10 anni prima. Al vigile furono sequestrati i beni e i depositi bancari. Risultato amministrativo? Zero. Zero tondo. Manco un giorno di sospensione.

E qui, su tutto, la responsabilità oltre che di Dario IAIA è anche della dirigente di Polizia municipale, non comandante ma reggente, Luigina Soloperto.

Addirittura, incredibili situazioni che si verificano su questo. La prima: al vigile, accusato di “Truffa e danni allo Stato”, dopo aver maturato gli anni per accedere al sistema pensionistico, gli furono dati altri due anni di proroga in servizio. E questa è la prima.

Andiamo alla seconda, che forse può risultare ancora più inverosimile: fu assunto il figlio del vigile, un anno dopo il fattaccio. Fate voi. “A pensare male si sbaglia”, diceva Andreotti, “ma spesso si azzecca” …

E su questa situazione dell’assistente sociale che ha occupato l’area antistante lo scivolo dei diversamente abili non abbiamo visto una nota dell’Anffas savese. Esiste a Sava? Oppure è dedita, solo, ai viaggi dal Papa o a notare la presenza di Dario IAIA quando  viene invitato alle loro manifestazioni?

Giovanni Caforio

 

viv@voce

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