Taranto. GIOVANNI PAISIELLO FESTIVAL 2018. “CHRISTUS FACTUS EST et MISERERE” di GIOVANNI PAISIELLO

Taranto. GIOVANNI PAISIELLO FESTIVAL 2018. “CHRISTUS FACTUS EST et MISERERE” di GIOVANNI PAISIELLO

Oggi, domenica 23 Settembre, ore 21, Duomo di San Cataldo

 

Sara Intagliata soprano I, Flavia Muri soprano II, Roberta Pagano contralto, Nicola Cuocci tenore, Graziano De Pace baritono, Nicola Luzzi baritono II. CORO “CHORALITER”: Giuseppe Grassi violoncello I, Gabriella Costantino violoncello II, Remigio Furlanut contrabbasso, Paola Di Somma organo. PIERLUIGI LIPPOLIS, direttore.

Giovanni Paisiello, tra i più grandi operisti del Settecento, fu anche un importante autore di musica sacra, genere nel quale seppe sapientemente coniugare stile chiesastico e teatrale unendo palcoscenico e altare.

 

E un esempio del contrasto tra mondo religioso e profano emergerà con l’ascolto del «Christus Factus Est et Miserere» che viene proposto per la prima volta in tempi moderni, domenica 23 settembre, alle ore 21, nel Duomo di San Cataldo, per il Giovanni Paisiello Festival organizzato dagli Amici della Musica «Arcangelo Speranza» con la direzione artistica di Lorenzo Mattei (l’ingresso è libero).

Pierluigi Lippolis dirige cinque voci soliste, Sara Intagliata (soprano I), Flavia Muri (soprano II), Roberta Pagano (contralto), Nicola Cuocci (tenore), Graziano De Pace (baritono) e Nicola Luzzi (baritono II), il Coro Choraliter e un ensemble strumentale composto da Giuseppe Grassi (violoncello I), Gabriella Costantino (violoncello II), Remigio Furlanut (contrabbasso) e Paola Di Somma (organo).

Scritto nel 1794 per il convento di SS. Severino e Sossio durante una permanenza a Napoli, il «Christus Factus Est et Miserere» rappresentò per Paisiello quasi una sfida ai polifonisti vecchia maniera, ai quali tuttavia si richiama avventurandosi lungo nuovi sentieri.

Infatti, il compositore tarantino fonde la grande tradizione italiana del Cinquecento con l’immediatezza melodica tutta settecentesca di cui era grande interprete, come spiega Pierluigi Lippolis, che nei giorni scorsi è stato anche tra i partecipanti al convegno su «Paisiello e il sacro» organizzato dal Festival al quale sono intervenuti Alessandro Lattanzi e Paologiovanni Maione, due tra i più autorevoli studiosi di musica della scuola napoletana.

Tra l’altro, in questa pagina sacra Paisiello si spinge oltre lo stile settecentesco con l’obiettivo di tradurre in un’ottica preromantica l’espressività del testo. E questi due elementi, innovazione e tradizione, si fondono in un linguaggio musicale ricco e coinvolgente.

Il Festival è sostenuto da Mibact, Regione Puglia, Comune di Taranto, con il patrocinio della Provincia di Taranto e il supporto degli sponsor Conad, Caffè Ninfole, Basile Petroli e BCC di San Marzano di San Giuseppe.

Info 099.7303972 – www.giovannipaisiellofestival.it

 

 

viv@voce

Lascia un commento