“Una farmacia nel deserto: finanziamento a Salam della Chiesa Valdese”. Il ruolo delle ONG, dell’ 8 per mille della Chiesa Valdese in contesti emergenziali.

“Una farmacia nel deserto: finanziamento a Salam della Chiesa Valdese”. Il ruolo delle ONG, dell’ 8 per mille della Chiesa Valdese in contesti emergenziali.

Nell’ambito dei finanziamenti annuali che la Chiesa Valdese mette a bando tramite l’8 per mille, l’Associazione Salam ha ottenuto un finanziamento destinato ai campi profughi Saharawi dal titolo:“Incremento della disponibilità e dell’uso razionale dei medicinali essenziali prodotti localmente nei campi rifugiati Saharwi in Algeria

Il progetto ha come obbiettivo quello di supportare il sistema sanitario saharawi, grazie alla copertura del fabbisogno farmacologico dell’intero accampamento saharawi in Algeria. I campi saharawi sono infatti in grado di autoprodurre farmaci per soddisfare il fabisogno dei rifugiati presso Tinduf che sono ad oggi circa 200.000 persone distribuite in cinque gradi tendopoli: Smara, Elaoun, “27 Febrero”, Dakla e Auserd.

Tale capacità è frutto di una lunga collaborazione con il popolo e il governo cubano, che hanno formato nelle loro università in modo gratuito chimici, farmacisti e medici, convinti che piu di fornire “oggetti” vadano forniti ai popoli gli strumenti per essere autonomi.

Ruolo di Salam sarà pertanto quello di fornire, tramite i fondi Valdesi, gli eccepienti dei medicinali, affinchè l’autoproduzione continui e sia da esempio per la cooperazione internazionale. Portare infatti “farmaci da banco” tramite container può risultare sicuramente facile, ma poco produttivo visti i tempi di sdoganamento dei farmaci stessi.

Questo progetto sottolinea inoltre al forza e l’audacia di chi vive da rifugiato politico fuori dal proprio paese, ma che sogna un giorno di tornarci e tornarci da persona in grado di far fronte ai bisogni della popolazione.  Molto più proficuo è quindi dare la possibilità a chi ha le competenze, di utilizzarle per far ripartire le proprie comunità seppur in esilio.

I partner coinvolti sono il Comune di Albinea che da anni opera nella cooperazione internazionale presso i campi Saharawi e la Rappresentanza del Fronte Polisario in Italia Resta pertanto costante per Salam l’impegno politico e umanitario sullo questione del Sahara Occidentale.

Nella speranza che la questione possa trovare una risoluzione pacifica e che i Regno del Marocco demorda da un politica di occupazione che lede il diritto dei Saharawi a vivere liberi nella propria terra.     

viv@voce

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