PALAGIANO. “ Un ringraziamento a ‘Casa per la Vita Nuova Luce’ “

PALAGIANO. “ Un ringraziamento a ‘Casa per la Vita Nuova Luce’ “

Aiutati i parenti in qualità di tirocinanti

“Attraverso queste poche righe, noi, A. C., R. B., A. M. E M.M, che rappresentiamo alcuni dei familiari di pazienti degenti presso la “Casa per la Vita Nuova Luce” di Taranto e Palagiano, vorremmo portare al territorio una testimonianza di quella che è stata, fino ad oggi, la nostra esperienza presso la struttura.

Premettendo che già precedentemente alcuni dei nostri cari, a causa del proprio disagio psichico, hanno usufruito della medesima tipologia di assistenza all’interno di strutture a regime residenziale indicate dalla ASL di Taranto e collocate nel territorio di Taranto e Brindisi, intendiamo farci portavoce della spiccata accoglienza, disponibilità e professionalità che ha contraddistinto la “Casa per la Vita” di Taranto e Palagiano.

Rivedere il sorriso sui volti dei nostri cari, a volte provati da esperienze poco gratificanti, vederli avvolti da un clima di armonia e serenità, rivederli protagonisti della propria vita attraverso semplici attività come fare una passeggiata con amici o prendere l’autobus o ancora andare a fare shopping, riempie il nostro cuore di gioia.

La sensibilità e la dedizione degli operatori, unitamente   all’accoglienza dell’ambiente di cura rievocante un contesto familiare, vuoi per l’allestimento degli ambienti, vuoi per la zona centrale in cui sorge la casa per la vita, facilitano il percorso di recupero e di integrazione sociale dei nostri cari.

Per la prima volta ci siamo trovati dinnanzi ad una realtà differente rispetto a quella che fino ad ora ci era stata proposta: una struttura, che ha come mission quella del reinserimento sociale e che sorge nel cuore della città e all’interno di un condominio, rappresenta una vera sfida per noi familiari ed i nostri parenti ed una occasione di rivalsa.

Recentemente, un dirigente medico dell’area orientale del Dipartimento di Salute Mentale di Taranto, senza approfondita conoscenza della storia dei nostri cari, ha prospettato ad alcuni di noi la possibilità di un trasferimento in altra struttura, forse non considerando che tale decisione possa nuocere a noi e ai nostri parenti che si sono ormai integrati, rintracciando negli operatori che li assistono dei validi riferimenti, quasi a formare con loro un vero e proprio nucleo familiare.

Un sentito ringraziamento, dunque, a tutto lo staff costituito da educatori, operatori socio-sanitari, medico-psichiatra, esperti d’arte, pisicologa-psicoterapeuta, coordinatrice e assistente sociale che ogni giorno si prendono cura dei nostri congiunti con tenacia professionalità e passione”.   

 

viv@voce

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