TARANTO. “Scena futura”, rassegna in matinée per gli Istituti Superiori. Momenti di confronto e condivisione. Come solo il buon teatro riesce a creare
Da metà dicembre, al TaTÀ di Via Deledda, al via l’edizione 2018-19 di “Scena futura”, rassegna in matinée per gli Istituti Superiori di Taranto e provincia
Ai docenti, protagonisti delle scelte per gli studenti, il Crest vuole offrire un ampio ventaglio di proposte, sia dal punto di vista degli autori che spaziano da Pirandello a Plauto e Leopardi, sia da quello delle tematiche che oggi tengono banco a scuola come in famiglia: il rapporto figli/genitori, l’educazione alla non violenza e alla cittadinanza attiva.
Sette spettacoli di qualità per un pubblico che non ci si può permettere di deludere o annoiare, perché rappresenta più che mai il pubblico di domani.
Apre, il 14 dicembre, Teatro Eidos con “L’uomo dal fiore in bocca e…” di Luigi Pirandello, regia Virginio De Matteo. Di notte, al caffè di una stazione, uomo affetto da epitelioma, “il fiore in bocca” del titolo, si confida con uno sconosciuto che ha perduto il treno. Alla messa in scena di uno degli atti unici più conosciuti del Premio Nobel agrigentino si intreccia il racconto de “La giara”, novella emblematica della letteratura pirandelliana che narra la storia di una beffa paesana sullo sfondo della campagna siciliana.
Segue, il 26 gennaio, Teatri di Bari con “Anfitrione”, drammaturgia e regia Teresa Ludovico. Il doppio, la costruzione di un’identità fittizia, il furto dell’identità, la perdita dell’identità garantita da un ruolo sociale, sono i temi che Plauto ci consegna in una forma nuova, da lui definita tragicommedia, perché gli accadimenti riguardano dei, padroni e schiavi. In essa il sommo Giove, dopo essersi trasformato nelle più svariate forme animali, vegetali, naturali, decide, per la prima volta, di camuffarsi da uomo, assumendo le sembianze di Anfitrione.
In scena, il 14 febbraio, Catalyst / StArt.tip con “Lezioni di famiglia” di Donatella Diamanti, regia Fabrizio Cassanelli. Due genitori come tanti, una figlia adolescente e una comunicazione che da complicata diventa a poco a poco impossibile. Urla, muro contro muro, sequestro del cellulare, trattativa, restituzione. I manuali su come essere padri e madri di un adolescente lievitano sul comodino, i consigli di amici e parenti si decuplicano, le chat fra genitori su whatsapp s’infiammano. Poi un singolare annuncio arriva a illuminare la fine del tunnel.
Sul palco, il 13 marzo, Guido Castiglia con “Una storia disegnata nell’aria”, produzione Nonsoloteatro. La storia di Rita Atria, la più giovane testimone di giustizia in Italia, è emblematica. È una storia nella quale emerge forte il desiderio di affermare una realtà libera da veti e mutismi, da intimidazioni velate e soprusi subiti. Lo spettacolo racconta di Rita, dei suoi “tatuaggi emotivi”, della sua voglia di vivere e della sua capacità di trasformare, grazie all’aiuto di Paolo Borsellino, il sentimento di vendetta in senso di giustizia.
Sul palco, il 26 febbraio, Teatro Popolare d’Arte con “Mare mosso”, drammaturgia Manuela Critelli, regia Gianfranco Pedullà. Si salpa per il Mediterraneo insieme a due pescatori: un padre, vecchio lupo di mare, e un figlio che, oltre alla paura del mare e allo stupore per tutto ciò che contiene, ha una gran voglia di partire. Nel viaggio dei due protagonisti la geografia reale del Mediterraneo si mescola a una geografia fantastica nella quale appaiono Scilla e Cariddi, Cola Pesce, Tifeo, insieme ad altri mostri marini vecchi e nuovi.
Torna, il 21 marzo, Areté Ensemble con “Leopardi” di Giacomo Leopardi, regia e interpretazione Saba Salvemini e Annika Strøhm. Uno spettacolo chiaro, in cui il testo “giocato teatralmente” risulta comprensibile su più livelli. Una messa in scena semplice ed efficace in cui il piano narrativo delle Operette Morali può emergere e facilitare la comprensione del testo e del senso profondo delle diverse opere. Un gioco attoriale che evidenzia la sottile e sferzante ironia leopardiana e la “leggerezza” e comicità propria delle Operette morali. Un uso attoriale della parola che veicola emozione e logica.
Chiude, il 5 aprile Principio Attivo Teatro con “Digiunando davanti al mare”, drammaturgia Francesco Niccolini, regia Fabrizio Saccomanno. Conoscere la vita di Danilo Dolci, poeta, intellettuale, pedagogo, attivista della non violenza, arricchisce il nostro bagaglio di conoscenze su precisi momenti storici ma aiuta soprattutto a capire. Cosa possiamo fare per migliorare la qualità della nostra vita? Una domanda che attraversa il tempo e che la compagnia teatrale salentina con questo spettacolo vuole rilanciare alle nuove generazioni.Inizio modulo
Informazioni e prenotazioni (aperte): ufficio scuola Crest, responsabile Cinzia Sartini (email: cinziasartini@teatrocrest.it) e Carla Molinari (email: carlamolinari@teatrocrest.it), tel. 099.4725780 (interno 3), fax 099.4725811.
L’edizione 2018-19 di “Scena futura” è parte di “Heroes”, progetto artistico triennale 2017/19 di Crest e associazione culturale “Tra il dire e il fare” (Ruvo di Puglia, Bari) in ATS, in ordine all’avviso pubblico per iniziative progettuali riguardanti lo spettacolo dal vivo e le residenze artistiche – Patto per la Puglia – FSC 2014/2020 – Area di intervento “Turismo, cultura e valorizzazione delle risorse naturali”.