Nasce la cittadella della salute nel Comune di Statte

Nasce la cittadella della salute nel Comune di Statte

Ieri avviato il cantiere nell’ex mercato coperto

1500 metri quadri di copertura, una zona ampia per parcheggi, un poliambulatorio specialistico, la diagnostica per immagini, il centro riabilitativo, la medicina di base e la postazione del 118 con annessa area per piccoli convegni o giornate formative.

Il tutto finanziato con sette milioni di euro rivenienti da fondi FESR. Si racchiude in queste poche righe l’intervento a cui questa mattina hanno dato avvio il Comune di Statte e l’ASl di Taranto nell’area dell’ex mercato coperto in zona San Girolamo.

Non è solo una promessa mantenuta – spiega il sindaco Francesco Andrioli, che aveva inserito il progetto della Casa della Salute nel suo programma di governo – ma è anche una occasione per restituire a questo territorio la sanità che mancava da tempo specie per le patologie croniche. Ci sarà quindi l’offerta sanitaria prevista e che speriamo di rimpinguare anche per diagnostica complessa come le TAC o le Risonanze magnetiche, ma anche una riqualificazione complessiva di tutta l’area in questione.

Il progetto partito sotto la guida di Donato Pentassuglia, allora assessore alla sanità della Regione Puglia, è l’effetto di una attività concertativa realizzata con il territorio, attraverso la spinta dei sindacati dei pensionati della CGIL e della CISL.

Questo progetto si inserisce in un percorso che nell’ambito della provincia di Taranto non riguarda solo il Comune di Statte – ha detto Stefano Rossi, direttore generale dell’ASL tarantina – ma anche il Comune di San Giorgio Ionico con cui, proprio sulla scorta del modello attuato Statte, abbiamo firmato un protocollo per ottenere in comodato d’uso gratuito un ex centro commerciale. A Statte e San Giorgio nasceranno dei presidi di sanità di prossimità molto più vicino alle comunità di quanto lo possa essere un ospedale. Un principio ribadito anche nel piano di riordino ospedaliero della Regione Puglia che prevede una sanità più territoriale con sempre meno ospedali sempre più accorsati e più specialistici.

Statte non poteva rimanere schiacciata tra il Moscati e Massafra, dovevamo dare dignità a questa comunità così numerosa. Il processo è partito dal basso ma poi i medici di base hanno risposto con grande entusiasmo al progetto – ha spiegato poi il direttore sanitario Gregorio Colacicco – e quindi anche grazie a loro avremo la possibilità di costruire se non una cittadella della salute qualcosa che si avvicina molto. Un vero e proprio modello dove la parola d’ordine sarà l’integrazione socio-sanitaria.

Io ho fatto solo il mio lavoro – commenta il consigliere regionale Donato Pentassuglia, sotto il cui mandato assessorile vennero individuati i fondi per l’intervento – partendo dall’ascolto dei corpi intermedi, passando poi alle azioni da compiere per rendere i progetti esigibili. E fa sempre piacere inaugurare un cantiere che significa sviluppo, lavoro, ma anche sicurezza, proprio nei giorni in cui piangiamo sul nostro territorio e questo in particolare, la cronaca di due morti bianche.

Sono risposte che questo territorio attendeva da anni, frutto anche dell’interlocuzione con il vecchio Governo – ha detto ancora Pentassuglia – mentre attendiamo ancora risposte dal governo attuale per le risorse che non ci da più a partire da quelle rivenienti il decreto sulla Terra dei Fuochi.

Il cantiere inaugurato ufficialmente oggi dovrebbe concludersi entro 24 mesi dall’avvio dei lavori.

 

 

viv@voce

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