SAVA. Rimossi i paletti in Piazza San Giovanni. Che figuraccia!!!
Emozionante, come al solito, il Comando di Polizia Municipale
Di botto vengono piazzati, pochissime settimane fa, i paletti a strisce orizzontali giallo-nere quali dissuasori al parcheggio sul lato sinistro, direzione Piazza della Vittoria. E questo è stato l’ultimo baluardo a non far sì che le auto non si fermassero neanche per classica fermata. Quindi, l’estrema soluzione.
Eppure in Piazza, in questo lato, c’è il segnale di divieto di sosta e in un tratto anche di fermata. E quindi? Quindi vuol dire che il vigile addetto quotidianamente al controllo del centro storico può tranquillamente fare le multe al conducente indisciplinato. E questo, francamente, non è quasi mai esistito.
Quante volte ci siamo trovati testimoni, e su questo tanti savesi lo possono dire, che davanti ad una infrazione del Codice della strada il vigile ha tentennato a mettere mano al blocchetto delle multe? Diciamocelo francamente! Per cui la classica chiusura “di un occhio” è stata quasi sempre la regola a Sava. Mi trovo ad abitare nel centro storico e di fronte alla mia abitazione c’è il parcheggio per i diversamente abili, sapete quante volte viene violato? Tantissime.
E questo vuol dire che del Codice della strada il savese, quello classico, se ne fotte. Anzi, se ne strafotte. E questo per essere, per l’ennesima volta, chiari. E che fare allora? Il compito dei Vigili urbani qual è? Su tutto far rispettare il Codice della strada e in caso di violazioni dello stesso sanzionare. Perchè se fosse così, cioè sanzionare l’automobilista irrispettoso, a furia di fare multe alla fine lo deve capire che non può fare come crede e che ci sono le regole che disciplinano l’assetto urbano dei veicoli.
Ma andiamo al tema primitivo: la rimozione dei paletti come persuasori della sosta o della fermata. Una volta montati, immediatamente c’è stata la ricaduta sul movimento economico delle attività commerciali interessate. Da questo mancato introito, i commercianti hanno interpellato Mimmo Carrieri per far sì che si facesse portatore del disagio a Dario Iaia.
Carrieri ha accettato “l’investitura” e ha chiesto a Iaia un incontro su questo argomento. Iaia ha preso atto del disagio provocato dai paletti e ha promesso che gli stessi sarebbero stati rimossi quanto prima. E così, ieri sono stati tolti. Molto probabilmente provocando la rabbia della reggente della Polizia municipale, potenziale sponsor dei paletti giallo-neri.
E il Comando di PM savese è “recidivo” in tema di marce indietro. Chi ha la memoria buona ricorda cosa fu fatto in Via San Cosimo nel lontano 2011? Sotto la foto la dice tutta. Sembrava che fosse una pista di atterraggio, come se Sava al posto della fogna pubblica aveva optato per l’aeroporto!
Eppure, anche in quella occasione sono stati spesi diverse migliaia di euro. Risultato? Furono tutti divelti e Via San Cosimo tornò allo stato originario. Anche qui, sono stati spesi soldi e francamente un lavoro appena fatto e subito dismesso sa di beffa. E la domanda, è sempre una: chi paga?
E che dire delle tante auto in divieto di sosta che immancabilmente stazionano a pochissimi metri dal Comando di PM?
Noi siamo sempre convinti che il Comando di Polizia municipale non ha autorevolezza. E arciconvinti, tra l’altro, che ci vuole un Comandante di ruolo e non una reggente.
Quando questa amministrazione comunale capirà questo, allora vuol dire che ha capito qualcosa.
I risultati, parlano da soli, la dicono tutta …
Giovanni Caforio