Recesso da ADSL e fibra ottica: da gennaio al via le nuove regole, ma i prezzi sono già bassi

Recesso da ADSL e fibra ottica: da gennaio al via le nuove regole, ma i prezzi sono già bassi

Nota stampa di SOS tariffe.it

L’Agcom ha stabilito che dal primo gennaio 2019  i costi di recesso richiesti dalle compagnie telefoniche non potranno superare il canone mensile medio applicato dalle stesse.

L’ultimo studio SosTariffe.it stima quanto costa oggi ‘abbandonare’ un provider internet da rete fissa. Le  nuove regole del garante consentiranno di risparmiare, ma i costi di disdetta sono già contenuti. Per il recesso anticipato si pagano dagli 11 ai 21 euro.

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) ha stabilito che a partire da gennaio 2019 i costi di disdetta richiesti dalle compagnie telefoniche dovranno essere proporzionati al valore reale del contratto: addio costi di recesso eccessivi e balzelli aggiuntivi.

Per lasciare un provider si dovrà pagare al massimo una somma pari al canone mensile. Alla luce delle nuove linee guida dell’Authority, SosTariffe.it ha stimato i costi di recesso anticipato attualmente applicati dagli operatori e le relative penali. La ricerca ha preso in esame le tariffe di fibra ottica (FTTH e FTTC) e Adsl tradizionale proposte dai principali provider internet attivi in Italia nel mese di novembre 2018.

Chiudere un’utenza è un salasso, soprattutto per l’Adsl

Nel complesso i canoni mensili delle varie tariffe internet presenti sul mercato si equivalgono, ma le offerte fibra ottica FTTH, la più veloce, allettano i consumatori con canoni promozionali più duraturi (in media 13 mesi).

Le offerte Adsl sono meno costose in caso di recesso per cambio compagnia e anche in caso di disdetta prima del vincolo di tempo imposto dal contratto, l’ideale per chi voglia passare da un operatore all’altro con disinvoltura.

I costi medi di recesso in anticipo dalle offerte rispetto alla scadenza del contratto (che in genere vincola per 24 mesi) sono nel complesso bassi, salvo per la fibra ottica veloce.

Fibra ottica con tecnologia FTTH: il recesso anticipato costa caro

Oggi attivare un contratto per internet fisso con fibra ottica a tecnologia FTTH costa circa 33 euro al mese. Un prezzo nella media, che per il primo periodo promozionale può calare anche fino a 27 euro. E lo sconto dura anche tanto: in media 13 mesi.  Poi sono dolori. Chi voglia cessare del tutto la linea, per decesso del titolare ad esempio, deve sborsare ben 57 euro (o comunque una cifra compresa tra 40 e 65 euro).

Nel caso invece si voglia passare a un altro provider, si dovrà sostenere un costo di 42 euro in media (ma può oscillare dai 35 ai 56 euro). Guai a recedere in anticipo rispetto alla scadenza naturale del contratto: la penale (che si deve aggiungere ai costi visti in precedenza) per recesso anticipato in media è di 21 euro, molto più alta rispetto alla fibra ottica FTTC e all’Adsl tradizionale.

Fibra ottica FTTC: in promozione per troppo pochi mesi 

Le famiglie che navigano su internet con fibra ottica a tecnologia FTTC, meno veloce della FTTH, pagano in media 34 euro al mese di canone. Per i primi mesi in genere è in promozione a 28 euro. Ma gli sconti si concludono già dopo soli sei mesi.

Anche in questo caso la cessazione della linea si paga a peso d’oro: in media  57 euro (ma a seconda dei provider la somma può oscillare dai 49 ai 70 euro). Note dolenti anche per  passare a un altro provider. Chi prova ad abbandonare la compagnia per approfittare di un’offerta della concorrenza  dovrà sborsare ben 43 euro (cifra che oscilla dai 35 ai 56 euro, a seconda dell’operatore). La penale per recesso anticipato qui è lievemente più bassa rispetto alla tecnologia FTTH: circa 18 euro.

Adsl tradizionale: recedere in anticipo si può, ma cessare la linea non conviene

I l canone mensile, per chi ancora usufruisce della normale banda larga, in genere si aggira intorno ai 33 euro, che diventano 28 in promozione, in genere per i primi sette mesi. In questo caso, cessare la linea comporta un impegno economico significativo, pari a 61 euro in media (con cifre che oscillano dai 49 ai 70 euro). Chiudere un contratto Adsl, in sostanza, costa di più rispetto a ‘salutare’ una linea in fibra ottica. Si risparmia viceversa nel passaggio ad altro provider, che costa 39 euro in media (cifre comprese 35 e 56 euro). Anche la penale per il recesso anticipato è light: solo 11 euro.

Si tratta dunque di un buon momento per cambiare operatore, potendo beneficiare del risparmio garantito dalle nuove linee guida fissate dall’Authority. Per individuare le offerte internet per la casa più convenienti, si può usare lo strumento di comparazione delle tariffe ADSL e fibra ottica di SosTariffe.it che permette di confrontare tutte le proposte delle principali compagnie attive oggi nel nostro Paese: http://www.sostariffe.it/confronto-offerte-adsl/

Per maggiori informazioni:             

Alessandro Voci

E-mail: ufficiostampa@sostariffe.it              

Skype: sostariffe

viv@voce

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