Riprende il tour invernale dello spettacolo “D’aria e di musica – Cinzia Fronda indossa Renato Zero”
Teatro Comunale di Mesagne (BR), oggi venerdì 7 dicembre. Le altre date dello spettacolo sono: il 14 dicembre al teatro Impero di Trani (Bat), il 22 al teatro sociale di Fasano (Br), il 28 al teatro Umberto Giordano di Foggia e il 29 al teatro Mercadante di Altamura (Ba)
Scritto, diretto e interpretato dalla stessa artista pugliese e prodotto da “Il porto del tempo” – Agenzia di eventi e spettacoli. Non si tratta solo di uno spettacolo teatrale, ma anche e soprattutto di un grande concerto dedicato al magico Renato Zero.
Uno spettacolo originale, che nasce dal sogno, dall’amore e dalla voglia appassionata della sua principale interprete di celebrare il grande artista romano.
Più intimamente si può dire che si tratta anche di un viaggio introspettivo nella vita di ognuno di noi e nella vita in generale, proprio come egli stesso ne parla da sempre nei suoi testi.
Non un musical, ma una vera e propria opera teatrale: oltre infatti a una trentina di brani eseguiti magistralmente da Cinzia Fronda, lo spettacolo si arricchisce della presenza di un’attrice, Grazia Rizzi, che interpreta il ruolo di Sogno, di un corpo di ballo composto da Aurora Tarantino (prima ballerina), Ivana Ventola e Jovo Knezvich, della vocalist Valeria Maglio e della voce fuori campo di Davide Saracino (che rappresenta Zero nella fantasia dell’autrice).
E’ la storia di Cinzia dal punto di vista della sua crescita professionale e personale, caratterizzata dalla costante presenza del “maestro” Renato Zero.
Il suo Zero viene fuori dalla sua mente e parla con lei fino a rientrare in lei soddisfatto del lavoro svolto nel corso della sua crescita, ed in questo suo viaggio raccoglie man mano sogni e ambizioni, gioie e dolori, racconta pezzi di vita sua e di quella di ognuno di noi.
I contenuti forti dei monologhi, i brani intensi e le coreografie studiate nei minimi dettagli: tutto è pensato come a narrare, in quelle proiezioni ed allestimenti ed in quei passi di danza, ogni parola e ogni nota.
Le stesse note, consapevoli già di essere magistrali in quanto scritte e interpretate dal “maestro”, si riconoscono naturalmente, nella stessa meravigliosa capacità interpretativa e vocale di Cinzia, che è l’anima, il cuore ed il corpo di questo spettacolo.
Tutto sembra magicamente prendere vita sul palco, perfino i costumi di scena, che diventano parte di un’unica, intensa, bella e spettacolare sinfonia.
Dunque niente è lasciato al caso, proprio perché “unico”.
Tutto messo in movimento dalla passione, dall’impegno e dall’amore profondo nel voler celebrare Renato Zero senza cadere nell’imitazione e senza dimenticarsi dell’uomo, Renato Fiacchini, “il maestro” che da sempre, in un modo o nell’altro, ha avvicinato ed avvicina a sé, anche il più scettico degli esseri umani.
E’ un’opera teatrale, come mai vista prima d’ora, ma soprattutto un percorso che prende vita da una penna per finire nel cuore, nell’anima, e nella vita di tutti coloro che parteciperanno con noi a questo suggestivo e meraviglioso viaggio.
.