MASSAFRA. “Finalmente l’amministrazione Quarto ha preso atto del suo fallimento sul piano della mobilità”
Nota stampa di Angelo Notaristefano, segretario Giovanni Democratici
La notizia di questi giorni dell’avvio della campagna di monitoraggio, per l’acquisizione dei dati sul traffico stradale certifica, in maniera precisa e inconfutabile, che il Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) di Massafra è ancora a zero.
Per cui è a zero qualsiasi pianificazione e ottimizzazione del traffico e della mobilità. La chiusura di corso Roma o il ritorno dei parcheggi a pagamento sono solo delle misure fatte a “caso” senza nessuna visione strategica e senza prospettiva.
Il monitoraggio del traffico, è un indagine che si fa all’inizio della realizzazione di un Pums , rientra nello primo step:“Definizione del quadro conoscitivo”. Le linee guida europee , riprese dalle linee guida regionali ,prevedono che il Pums sia un piano di tipo “processuale” articolato in quattro fasi ognuna delle quali contempla specifiche attività.
La campagna di monitoraggio costituisce il passaggio obbligato iniziale per analizzare la viabilità cittadina, le abitudini e le tendenze de gli spostamenti degli utenti. Successivamente si elaborano il piano con le scelte da compiere per una mobilità sostenibile e adeguata alla realtà locale. A Massafra invece questa campagna di monitoraggio confonde ulteriormente , il Comune sta revisionando il Pums o lo sta facendo per la prima volta?
Questa è la testimonianza dell’incapacità della giunta Quarto, a 18 mesi dall’approvazione del PUMS siamo ancora alla fase iniziale del piano.
Infatti era l’8 giugno 2017 quando la giunta ha adottato il Pums, piano che conteneva imprecisioni e inesattezze , la più clamorosa era quella di realizzare una pista ciclabile sulla scalinata che conduce al convento dei Cappuccini. Poi il 21 dicembre la giunta ha incaricato dei tecnici esterni per la revisione del PUMS ma da allora non si è saputo più niente. A settembre con il consigliere PD Ida Cardillo , abbiamo chiesto a che punto fosse il Pums e per questo abbiamo richiesto un incontro urgente con i tecnici. Da allora sono passati 3 mesi e non c’ è stata fornita nessuna risposta e nessuno è venuto a riferire sullo stato del piano.
Inoltre non è possibile sapere quanto costerà tutto questo ai massafresi, sull’albo pretorio non c’è nessun documento che attesti le spesa per l’istallazione delle telecamere e l’elaborazione dei dati.
Il Pums, se fatto bene, è importante per migliorare la viabilità della nostra città per lo sviluppo delle attività produttive e commerciali e in particolare per la valorizzazione e la fruibilità del centro storico. Anche perché garantisce maggiori punteggi quando il comune presenterà progetti su bandi europei o regionali. Ad oggi ci sembra che il concetto di mobilità si riduca, per questa amministrazione, alla reintroduzione delle strisce blu dei parcheggi a pagamento.