TARANTO. L’anno che sta per concludersi, per AMIU S.p.A. Taranto, ha rappresentato un punto di svolta verso la piena efficienza
Con l’abbattimento di una parte consistente del debito pregresso, infatti, soprattutto quello di natura fiscale, è stato possibile riallineare i flussi di cassa consentendo il regolare pagamento degli stipendi e, soprattutto, di alcuni emolumenti contrattuali che nel recente passato erano stati sospesi
Questa ritrovata serenità economica, quindi, ha consentito di ragionare con maggior determinazione sulla riorganizzazione della governance, obiettivo caro soprattutto al presidente Carlo Alberto Giusti, al timone di AMIU dallo scorso luglio.
«Ora è il momento di dedicarci all’individuazione degli strumenti necessari per gestire l’azienda proficuamente – ha spiegato Giusti –, perché abbiamo un obiettivo di medio termine: trasformare AMIU in un soggetto fornitore di servizi, che si confronti con il processo integrato della gestione dei rifiuti e dell’igiene urbana, senza occuparsi più solo della sua sopravvivenza».
Un primo passo è stato compiuto attraverso il varo di un consistente piano formativo per il personale. L’acquisizione di maggiori competenze operative, infatti, è una condizione necessaria per razionalizzare la distribuzione della forza lavoro e organizzare l’avvio di nuove attività. Un orizzonte contestuale all’approvazione del nuovo contratto di servizio, prevista per il 2019, tramite il quale saranno definiti i fabbisogni di uomini e mezzi che inquadreranno l’AMIU del futuro.
«Vogliamo essere un riferimento per l’innovazione del settore – ha aggiunto il presidente –, prevedendo investimenti in nuove tecnologie di monitoraggio dei servizi, nel rapporto con l’utenza attraverso i canali di comunicazione social, nella conversione all’alimentazione elettrica dei mezzi leggeri. Insomma, stiamo disegnando un’azienda pienamente consapevole del suo ruolo e del suo tempo».
Questo percorso non è separato dagli interventi in corso e programmati sul parco impianti. In collaborazione con il Comune di Taranto, socio unico di AMIU, è stato avviato e ormai terminato il revamping dell’impianto di selezione dei rifiuti “Pasquinelli”, completamente automatizzato e capace di produrre materiale di qualità da poter avviare ai consorzi di recupero, ottenendo maggiori corrispettivi. Per l’Autoparco, invece, sono stati deliberati lavori di riqualificazione e ristrutturazione degli immobili e l’impianto di compostaggio riceverà presto nuove attrezzature per la lavorazione dei rifiuti organici da trasformare in fertilizzante.
«Stiamo programmando, attraverso un confronto con la Regione Puglia – ha inoltre rivelato Giusti –, la realizzazione di nuovi impianti per il trattamento di rifiuti differenziati, come plastica, vetro, ingombranti, senza tralasciare la riqualificazione dell’esistente».
Nel corso del 2018, a ogni modo, l’azienda ha continuato a misurarsi con il servizio, contrastando il fenomeno dell’inciviltà anche con attività straordinarie: sono state effettuate diverse campagne di raccolta di rifiuti ingombranti e di materiale edile proveniente da demolizioni, illecitamente abbandonati su suolo pubblico. Ancora, è stata implementata la raccolta del vetro dalle utenze non domestiche, sono stati impiegati nuovi mezzi per lo spazzamento delle aree pedonali e delle piazze, sono state razionalizzate le aree di raccolta dei rifiuti solidi urbani.
«Ricondotti al quadro complessivo – ha concluso il presidente – questi interventi di natura eterogenea ci offrono l’immagine di un’azienda in pieno fermento, assolutamente solida e pronta ad affrontare la sfida della riorganizzazione che si presenterà nei prossimi mesi».