L’ANNO CHE VERRA’. Non guardiamo troppo alla vita nostra. Guardiamo anche la vita degli altri
L’augurio per il nuovo anno del nostro giornale
Pare che stiamo costruendo, o inducendo a costruire, un muro di indifferenza. Dettato da mille e svariate ragioni. Non certamente le più idonee. Stanno facendo passare diversi messaggi che ci stanno portando a chiuderci tra noi stessi e contro coloro che vengono da altre culture, da altri mondi.
La tolleranza è diventata una perfetta sconosciuta in un popolo che, diversi decenni fa, ha emigrato e misurato al tempo stesso di come la sua accoglienza è stata ben accetta nei nuovi luoghi di residenza. Generazioni che si sono misurate con tantissime realtà ma, su tutto e su ogni cosa, si sono lasciate alle spalle un mondo contadino che a loro non offriva altro che il duro lavoro nei campi.
E così la rivoluzione industriale, a torto o a ragione, ci ha portato a misurarci con un mondo nuovo. Pieno di tante e svariate cose che, spesso e volentieri, ci hanno indotto a scordare da dove venivamo e dove ci siamo recati. Dimenticando che, a volte, anche noi da “ospiti” abbiamo modificato la vita degli altri. Nelle loro abitudini, nella loro quotidianeità. Rimuoviamo questa cotre che non ci sta permettendo di vedere il lato umano nei precipitosi eventi che stanno portando a misurarci con nuove realtà.
Guardiamo la vita degli altri, certo senza strapparci i capelli, ma dimostriamo che siamo un popolo che ieri è andato a casa degli altri. Ha portato nelle proprie case benessere, grazie al lavoro prodotto nel paese ospitante, e che oggi guarda quasi con riluttanza chi viene da altri mondi, da altre culture il quale, al tempo stesso, deve imparare ad adeguarsi a nuovi stili di vita.
A nuove abitudini e al rispetto delle regole. Ma ci vuole il tempo per questo. E diamogli il tempo per integrarsi.
E i processi di integrazione non avvengono da un giorno all’altro.
Non guardiamo troppo alla vita nostra. Guardiamo anche la vita degli altri. Ecco, questo è il messaggio che lanciamo ai nostri lettori, ai nostri amici di facebook per il nuovo anno …
Giovanni Caforio