SAVA. Piazza San Pio degradata. Neanche il rispetto al Santo da Pietrelcina /4

SAVA. Piazza San Pio degradata. Neanche il rispetto al Santo da Pietrelcina /4

Patrimonio comunale. In sette anni l’amministrazione IAIA non ha manco rimosso uno dei soli mattoni divelti presenti nelle foto

Fu alla fine del 1999 che avvenne la beatificazione di padre Pio da Pietrelcina e fu Papa Giovanni Paolo II a celebrare il rito religioso con una immensa marea umana di fedeli accorsi per l’evento straordinario. Nell’intera Puglia, a parte poi nelle restanti parti della nazione, si registrò un grandissimo numeri di devoti i quali cominciarono a venerare San Pio beatificato da Wojtyla.

Anche Sava si allineò al clima generale dell’epoca. Aldo Maggi, allora sindaco, alla luce di tutto questo cambio i connotati a questa piazzetta in pieno centro urbano, la quale risultava anonima e abbandonata, e la inaugurò a nome di San Pio. Fu fatta la nuova pavimentazione, furono collocati del pini d’Aleppo lungo il perimento dell’area destinata ai pedoni e ai fedeli su tutto.

La piazzetta aveva cambiato aspetto e con una imponente statua raffigurante il Santo su una colonna di marmo con alla base dei gradini che man mano che passavano i giorni i fedeli adornavano con delle piante sempre verdi. E così Sava, la nostra Sava, rispondeva al messaggio di santificazione di Padre Pio in modo dignitoso. E siamo alla fine del penultimo decennio del passato millennio.

Come ogni monumento o area pubblica, richiede cura e manutenzione ma sembrava che quest’area non doveva essere soggetta a degrado o ad abbandono in quanto i fedeli savesi ci tenevano in modo morboso. Infatti Aldo Maggi sapeva gestire l’importanza di questo riferimento religioso. Ma solo fino a un decennio fa.

Infatti, la piazzetta cominciava già a presentare l’usura dei tempi: alberi trascurati e non adeguatamente potati, pavimentazione divelta in virtù dello smottamento causato dalle radici. Insomma, richiedeva una manutenzione straordinaria almeno alla luce di tutto questo, visto che la trascuratezza aveva lasciato i segni. Ma così non è stato.

E tutt’oggi, e dopo il settennato di Dario IAIA, Piazza San Pio è sempre degradata. Per questo luogo di devozione non è stato affatto assolutamente nulla. Ma nulla per davvero.

Le foto dell’articolo sono le stesse che, grosso modo, pubblicammo da quando IAIA si insediò nel nostro Palazzo municipale e i suoi assessori ai Lavori pubblici, chiamasi Calasso ieri e ai giorni nostri Saracino, hanno sempre fatto finta di non vedere il degrado dell’area.

Forse, a torto o a ragione, aspettavano la grazia di San Pio e magari svegliarsi un bel giorno e gridare al … miracolo???

Giovanni Caforio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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