SAVA. Disastro. Forse l’assessore ai Lavori pubblici farebbe bene a dimettersi

SAVA. Disastro. Forse l’assessore ai Lavori pubblici farebbe bene a dimettersi

Giuseppe Saracino, ovvero quando si dà un’auto di grossa cilindrata ad un neo patentato

In una amministrazione comunale tutti gli assessorati sono di vitale importanza per la vita di una comunità. E la guida degli stessi verte sulle capacità di chi li dirige e, su tutto, la responsabilità di chi li ha designati a simili incarichi.

Designatore (Dario IAIA) e designato (Giuseppe Saracino) devono portare i risultati delle loro scelte. Il primo, potenzialmente, dovrebbe essere politico (!!!), il secondo operativo. Non stiamo a discutere di questi due oggetti, perfettamente sconosciuti sia al primo che al secondo, ma dei due soggetti sicuro. Quindi IAIA designa un tecnico alla guida di una branca amministrativa che è sotto gli occhi di tutti i cittadini e di questo se ne assume tutte le responsabilità e i vari schiaffi in faccia ogni qual volta che il patrimonio comunale è trascurato. Spesso all’inverosimile.

Saracino marcia verso il compimento del secondo anno alla guida dell’assessorato ai Lavori pubblici e oltre ai selfie, e qui è bravo per davvero, non abbiamo visto altro. Di migliore s’intende. Abbiamo visto le cose peggiori sotto la sua guida: lavori fatte nelle contrade a mentula canis. Contrade che sulla carta venivano citate per il ripristino ma che, di fatto e di verifica, non risultavano nemmeno sfiorate. Abbiamo visto un tratto di strada rurale, questo sì, lungo quasi 500 metri fatti apposta apposta per un “utente”, a scapito di voragini che andavano sistemate nelle strade limitrofe. E poi sotto la sua guida, cosa abbiamo visto?

Abbiamo viste le voragini urbane dettate da buche straordinarie che stanno chiamando il nostro Ente pubblico a spaventosi contenziosi, oltre si intende a foraggiare la mangiatora savese che è l’Ufficio del contenzioso. Riparazioni stradali fatte all’acqua di rose. Infatti, la prima pioggia faceva saltare l’asfalto messo a dimora.

E via alle auto rotte. E via all’Ufficio del Giudice di pace. Vai Saracino. Vai. E’ tutto il paese che è disastrato ma lui fa finta di nulla. Lui fa finta che i seguaci di facebook seguono più il suo proclama che il suo operato. Certo, su questo è degno esemplare del suo “padrino” che all’anagrafe fa Dario IAIA. Lo IAIA dovrebbe capire, se mai lo farà, che a volte è meglio fermarsi e farsi un po’ di conti e, se possibile, richiamare un suo designato e, magari, metterlo alla porta.

Inoltre, lo IAIA, farebbe a rileggersi i suoi proclami, le sue promesse, tutte alla verifica false. Una su tutte, al di là dell’incredibile presa per i fondelli per il depuratore: Via Vittorio Emanuele, strada principale di accesso al paese. Bene, o male sarebbe meglio dirlo, fu nel 2017 che in suo post su fb annunciava l’imminente manto stradale su tutta la strada. E sono passati due anni, tondi tondi. Ai giorni nostri? Nisba!!! Ma andiamo al soggetto principale del nostro articolo. A quello che noi, curiosamente, chiamiamo “lu scuscijettu” nel gergo popolare savese e che tradotto si chiama “cresimato” con tanto di degno “padrino” che, politicamente parlando, si chiama Dario IAIA e che noi simpaticamente chiamiamo “lu franchiddesi”.  

Oltre ai vari disastri perpretati dalle varie ditte incaricate del ripristino del manto stradale, e che tra l’altro sono sotto gli occhi di tutti, non abbiamo visto altro da parte dell’assessore ai Lavori pubblici. Certo, i selfie sono la principale esibizione telematica e quella non si discute in quanto la vediamo quotidianamente. Ma Saracino, sa cosa è il PUG? Se non lo sa, glielo diciamo noi.

E’ il Piano Urbanistico Generale. E’ lo strumento urbanistico che ogni amministrazione si deve dotare per lo sviluppo del proprio territorio. Saracino, a che punto sta, o se non è mai iniziato lo studio del medesimo, questo ennesimo proclama elettorale? E’ un perfetto sconosciuto. E i suoi progetti dove stanno? Facciamo un esempio: Maruggio. Il Comune limitrofo ha ottenuto ben 7milioni di euro di finanziamenti, i quali vanno tutti alle migliorie del territorio.

E Sava, o meglio il suo Assessorato, cosa ha prodotto in tutto questo tempo? Faccia una cosa assessore Giuseppe Saracino: chieda a Maruggio come hanno fatto a intercettare questi finanziamenti e al massimo li copia, visto che il suo assessorato è improduttivo allo stato attuale. E poi che fa, assessore Saracino? Sbandiera la vendita del Macello, sito alla zona industriale, bene questo che senz’altro doveva trovare una sistemazione definitiva, visto il completo abbandono di tutte le amministrazioni comunali, quella di IAIA compresa.

Una domanda: ma oltre la vendita non poteva avviare un progetto di riqualificazione di tutta l’area, avviare un progetto e ottenere i finanziamenti? Cosa si poteva fare? Un parco giochi per i bambini ad esempio. Oppure un villaggio artigianale con tante botteghe. Certo, la via più breve è alienare il bene, quella più “difficile” è ridare ad una comunità una struttura che grida vendetta verso tutti gli amministratori di questi ultimi 40anni. Noi crediamo, assessore Giuseppe Saracino, che lei guida una macchina di grossa cilindrata ma, allo stato attuale, è solo un neo patentato. Rifletta.

E poi, e questo non è infamante, dimettersi e aspettare temi migliori per la “crescita”, o per la guida dell’auto di grossa cilindrata. Anche da questo si dimostra dignità. E poi, si faccia un parere tra i savesi sul suo operato, visto che non siamo solo noi a dubitare fortemente delle sue capacità.

Veda cosa dicono. E, su tutto e su ogni cosa, rimpiangono Pasquale Calasso …

Giovanni Caforio

 

viv@voce

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