SAVA. Risposta all’ingenuo Domenico Gigante

SAVA. Risposta all’ingenuo Domenico Gigante

Quando una competizione elettorale si perde le ragioni sono diverse. Ecco le nostre

Passata una competizione elettorale, ed ecco pronti i risultati e di seguito le analisi che hanno caratterizzato una vittoria o una bocciatura. Cadere in piedi ci può stare, e ci mancherebbe, ma ignorare i fattori che caratterizzano un determinato risultato no. Questo no.

La politica, prendiamola come vogliamo, si sviluppa anche in questo modo. Si stende, si arrotola, si fanno alleanze che magari al riscontro vengono tradite, ma alla fine emette un verdetto. Un risultato. Partendo dal nostro paese, il candidato dell’amministrazione IAIA era Domenico Gigante. Quindi, si presentava una faccia che è presente nel panorama politico da oltre 10anni, se si può dire potenzialmente “vaccinato” agli sbalzi della politica locale.

Gigante ha messo sul piatto la sua candidatura, lodevole senz’altro in quanto servizio al territorio, e da qui ha ottenuto tutto l’appoggio dei Consiglieri della maggioranza. Ma quando ha battuto cassa, gergo politico questo, la realtà è stata un’altra. Non è stato eletto nel Consiglio provinciale. Il lettore senz’altro saprà che una candidatura non si presenta dall’oggi al domani e prima di metterla a monte si fanno tante, ma tante, considerazioni. Su tutto gli effetti collaterali. Il suo sindaco, che non è certamente il mio, ha sbandierato la candidatura di Gigante come espressione della sua amministrazione alla provincia.

E questo, politicamente parlando, ci può stare. E visto che lo IAIA gridava ai 4 venti che aveva dalla sua oltre 70 Consiglieri jonici che erano pronti a sostenere la sua candidatura alla Presidenza della Provincia, molto probabilmente Domenico Gigante si sentiva protetto da un così corposo numero di rappresentanti istituzionali che da lì a poco avrebbero determinato i giochi.

Andiamo ai numeri, che è meglio. Dai 70 consiglieri che IAIA diceva di avere dalla sua togliamo i 12 Consiglieri comunali savesi. Restano 58. Quindi un numero, almeno delle dichiarazioni di IAIA, abbastanza influente nella competizione provinciale. E la domanda è lecita: e di questi 58 consiglieri non savesi quanti hanno dato il loro voto a Gigante? Le voci di corridoio ci dicono questo: un Consigliere di Massafra, uno di Carosino ed un altro di una non precisata provenienza. Quindi, stando sempre alle voci di corridoio, sono stati solo tre. E non sono pochi. Ma pochissimi.

Allora ci poniamo due domande: ma IAIA aveva per davvero quel “plotone” di Consiglieri che lo appoggiavano? O era solo “teatrino” per far intimorire altri candidati alla Presidenza mostrando la sua muscolatura “politica”? E se aveva per davvero quella forza politica perché non l’ha messa a disposizione di Gigante? I risultati dicono ben altro. Per lo IAIA su tutto. Per Gigante di riflesso. Per tanto, parlando di politica perfetta sconosciuta per questa amministrazione, è stata una batosta. E quando succedono le batoste, che in politica ci stanno tutte, bisogna cercare i responsabili e capire tutto il contesto.

Le azioni determinano, sempre, i comportamenti degli attori. Per noi Gigante è stato un ingenuo. Un perfetto ingenuo, per carità politicamente parlando. E deve cominciare a capire meglio i meccanismi, le persone di cordata, e non deve illudersi degli appoggi vigliacchi che gli vengono offerti da soggetti politici che fuori Sava valgono zero. Zero tondo! Tornando alla nostra analisi, che può anche non piacere e ci mancherebbe, questa trombatura di Gigante per alcuni versi somiglia a quella di Fabio Pichierri alla Regione.

E senza perderci in inutili parole, poniamoci una cosa: se Fabio Pichierri fosse stato portato in toto dall’amministrazione IAIA alla Regione, a quest’ora Sava poteva vantare di avere un riferimento e la questione depuratore poteva avere anche una corsia preferenziale per la risoluzione della fogna.

E se Domenico Gigante fosse stato più attento, ed oculato, a quest’ora stavamo già parlando di lui. Certamente come Consigliere provinciale.

Una ultima nota: la savesità. Questa ultima parola fu coniata dal defunto Vittorio Buccoliero, fratello dello scomparso Salvatore Buccoliero già sindaco di Sava, che in un dialogo sottolineava di come il politico savese pur di arrestare la scalata politica di un avversario faceva di tutto, ma dico di tutto, per farlo bocciare.

Ma credo anche che un clima politico più tranquillo, più cheto, più rispettoso delle opposizioni, avrebbe agevolato anche Domenico Gigante.

Ma l’astio, la cattiveria non portano a nulla portano solo a rendere incandescente e cattivo un clima.

E in questo, Dario IAIA è stato maestro in questi 7anni …

Giovanni Caforio

 

 

 

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