SAVA. Venduto il mai attivato macello nella zona industriale

SAVA. Venduto il mai attivato macello nella zona industriale

Costato tantissimi soldi, abbandonato dall’incapacità di tutte le amministrazioni

E così si chiude una triste pagina della politica savese. Sull’ipotetico banco degli imputati ci sono tutte le amministrazioni, quella di IAIA compresa. Una imponente area di oltre 8mila metri quadrati lasciata lì a testimoniare una strafottenza, e la sperequazione del denaro pubblico, senza precedenti.

Da oltre 40anni nessuno, dico nessuno, ha mai pensato a dargli un volto diverso. L’abbandono, gli innumerevoli furti, il degrado strutturale, hanno messo ko un plesso che era nato per ben altre ragioni. Per ben altri motivi. I tempi passano, l’usura del bene aveva troppe rughe per essere “sanato”. Ed oggi è stato venduto ad una ragionevole cifra di 288mila euro. Un bene pubblico dismesso dall’interesse amministrativo. Quasi una palla al piede che nessuno ha cercato di rivalorizzare.

Magari dandogli una diversa destinazione d’uso. Magari riqualificarlo ed ottenere i finanziamenti europei, come moltissimi Comuni fanno quando si trovano in situazioni così disperate e che questa amministrazione non è stata capace neanche di questo. Quando viene venduto un bene pubblico è triste per diversi motivi. Il primo su tutto è quello di non aver rivalutato l’opera, magari riconsiderandola sotto ben diversi aspetti, e su ogni cosa quella di averla sottratta ad una comunità.

Tipo? Un villaggio per bambini. Una piccola cittadella dell’infanzia dove i giovanissimi savesi potevano trovare tutto lo spazio per le loro scorribande, con tante attrazioni. Ma quando mancano le idee e la voglia di fare è così. La vendita libera il nostro Comune dalla proprietà dell’area, a dire il vero non c’è mai stata gestione, e questa cattedrale nel deserto è l’esempio più lampante dello sperpero del denaro pubblico.

Alienato il macello, restano sul tappeto altri beni degni di considerazione: il cimitero vecchio, che sarà di questa storica struttura?

Parco pubblico alla Via per Francavilla: che sarà di questa imponente area verde a cui hanno asportato (è meglio dire fottuto, così suona meglio) quasi tutta la lunga ringhiera zincata?

Via Fratelli Bandiera: che sarà di questo grande plesso in cui la struttura comincia a dare segni di degrado da diversi anni? Certo, in mancanza di riqualificazione dei beni su citati l’unica via è quella della vendita. Sperando di riuscire a vendere tra l’altro. Non credo che l’area del vecchio cimitero possa stimolare l’acquisto di un privato.

Ma l’area adibita a verde pubblico alla Via per Francavilla e i locali di Via Fratelli Bandiera sì. A conti fatti, e in mancanza di riqualificazione, la vendita del macello è andata bene.

Domanda: che farà dei soldi incassati il nostro Comune? Seguiremo i proclami dell’amministrazione IAIA, fin’ora quasi tutti disattesi alla verifica …

Giovanni Caforio

 

 

 

viv@voce

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