A Taranto c’è la rete “Spreco zero Taranto”

A Taranto c’è la rete “Spreco zero Taranto”

Il Terzo settore locale costituisce una rete contro lo spreco alimentare. L’esperienza di dieci scuole tarantine già impegnate nella rete “Tesori…nei rifiuti. No allo spreco alimentare”. Con “Trentino Solidale” nel 2018 distribuiti 1.600.000 pasti caldi a famiglie indigenti

Mimmo Vitti, portavoce della nuova Rete “Spreco zero Taranto”, da anni impegnato con la sua associazione “Amici di Manaus Onlus” a sostenere nuclei familiari indigenti a Taranto, è categorico: «in città ci sono sempre più famiglie povere che non hanno i soldi per fare la spesa o per comprare i farmaci, eppure ogni giorno tanto cibo finisce nei cassonetti e tanti medicinali scadono senza essere stati usati. È un paradosso della società consumistica che non è più tollerabile!».

Per questo a Taranto alcuni Enti del Terzo Settore, che intendono impegnarsi per ridurre sul nostro territorio il fenomeno dello spreco alimentare e dei farmaci, hanno costituito la Rete “Spreco zero Taranto”.

Coordinata dal Centro Servizi Volontariato della provincia di Taranto, ne fanno parte “Amici di Manaus” Onlus (capofila), APMAR Onlus, Europa Solidale Onlus, Federconsumatori, Auser Tamburi, Caritas “San Giovanni Bosco”, Caritas “Madonna di Fatima”, Caritas “Sant’Egidio” e la Sezione ENPA di Taranto.

L’iniziativa è stata presentata nel pubblico incontro “Il cibo tra risorsa e spreco”, tenutosi in mattinata (venerdì 15 febbraio) presso l’Aula Consiliare del Municipio di Taranto; è stata, soprattutto, l’occasione per uno scambio di esperienze, quelle che nel Terzo settore si chiamano Buone pratiche, già realizzate in questo ambito a Taranto e a livello nazionale.

Oltre ai relatori e ai rappresentanti delle associazioni della rete, i lavori sono stai seguiti da una nutrita rappresentanza di studenti delle dieci scuole tarantine che aderiscono alla rete “Tesori…nei rifiuti. No allo spreco alimentare”.

I lavori sono stati aperti dai saluti di Simona Scarpati, assessore alle Politiche Sociali Comune di Taranto, che ha confermato l’interesse con cui la Amministrazione comunale guarda a tutto il Terzo settore, e in particolare ad esperienze che possono affiancarsi al welfare pubblico.

L’incontro è entrato nel vivo con l’intervento di Francesco Riondino, presidente CSV di Taranto, che ha sottolineato il ruolo del CSV Taranto che coordinerà e supporterà le attività della Rete “Spreco zero Taranto”, peraltro in linea con gli orientamenti della recente Riforma che, tra l’altro, assegna ai Centri Servizi Volontariato anche il ruolo di intermediazione tra il Terzo settore e il Pubblico.

La costituzione della Rete “Spreco zero Taranto” nasce dall’esperienza del progetto “Tesori…nei rifiuti. No allo spreco alimentare” che, in base a un protocollo sottoscritto nel marzo del 2016 tra “Amici di Manaus” Onlus e IISS “Pacinotti”, in tre anni ha visto studenti e volontari impegnati insieme sul tema del food waste raccogliendo importanti riconoscimenti a livello nazionale e locale.

Importanti risultati sottolineati nell’incontro da Vito Giuseppe Leopardo, dirigente IISS “Pacinotti”, che ribadito l’importanza pedagogica che questa attività di volontariato sta rivestendo per gli studenti, infatti altre nove scuole tarantine hanno sottoscritto l’accordo di rete.

Evidentemente ai ragazzi piacciono queste esperienze di volontariato in cui sono coinvolti in prima persona, in cui diventano protagonisti e vedono da subito il risultato del loro impegno.

Come ha poi ribadito nell’incontro la prof.ssa Mariateresa Mascellaro, referente delle dieci scuole aderenti alla rete “Tesori…nei rifiuti. No allo spreco alimentare”, questa è stata “buona pratica” attenzionata a livello nazionale; non a caso il progetto ha di fatto anticipato l’emanazione della Legge n.166 del 19 agosto 2016 dello Stato italiano, la cosiddetta “Legge antispreco”, e la Legge 13/2017 della Regione Puglia.

L’intervento conclusivo è stato quello di Giorgio Casagranda, referente nazionale CSVnet per gli Empori Solidali, che ha descritto l’esperienza di “Trentino Solidale”, una onlus e un network di secondo livello costituita nel lontano 2001.

Il suo progetto contro lo spreco alimentare si sviluppa principalmente a Trento e provincia, estendendosi anche in quella di Bolzano, finanche a Vipiteno ai confini con l’Austria.

I 600 volontari dell’organizzazione, che non percepiscono neanche un centesimo di rimborso spese, ogni giorno recuperano 80 quintali di derrate alimentari che altrimenti finirebbero nei cassonetti.

Si recano, utilizzando anche i veicoli di “Trentino Solidale”, presso 300 punti di raccolta: dai supermercati della Grande Distribuzione fino ai piccoli negozi, ma anche mense aziendali e imprese che donano alimenti, come aziende agricole con sovraproduzioni momentanee.

Grazie all’organizzazione di “Trentino Solidale”, dopo poche ore tutti questi alimenti vengono donati a famiglie indigenti raggiunte da una rete capillare che comprende ben 35 punti di distribuzione: nel solo 2018 sono stati così donati 1.600.000 pasti caldi!

 LA RETE SCOLASTICA “TESORI…NEI RIFIUTI. NO ALLO SPRECO ALIMENTARE”

Le scuole tarantine che hanno firmato l’accordo di rete “Tesori…nei rifiuti. No allo spreco alimentare” sono: IISS “Pacinotti”, Scuola Media Colombo, IC “Alfieri”, IC “Sciascia”, IC “Salvemini”, IC “San Giovanni Bosco”, IC “Dante”, IC “Martellotta”, IC “De Carolis” e XIII Circolo “Pertini”.

Queste scuole hanno fatto formazione teorica presso l’IISS “Pacinotti” per poi passare alla fase pratica nella raccolta e distribuzione delle derrate alimentari; in questa seconda fase gli studenti del “Pacinotti”  faranno da tutor agli allievi delle altre scuole.

viv@voce

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