“Taranto legge 2019”. Torna sabato 23 Febbraio, la matinée dedicata al piacere della lettura condivisa
A partire dalle 10.00, al Teatro “Fusco”
Una festa “per chi legge, chi non legge e chi leggerà”, secondo il famoso motto dei Presidi del Libro, primi tra i partners (in particolare quello di Leporano, “Il granaio” e “Rosa pristina” di Taranto) della Rete Scuola – Territorio omonima, attivissima ormai da tre anni.
Le appassionate Scuole in Rete sono Archita, Aristosseno, Ferraris Quinto Ennio, Pitagora, Principessa Maria Pia. Quest’anno il Progetto si è avvalso della collaborazione del Comune di Taranto che ha condiviso la stesura e la realizzazione di una ricca rassegna culturale che terminerà a Maggio. Pieno il sostegno ed il coinvolgimento nel progetto, come partner della Rete, della UISP, sempre attiva nella diffusione della cultura e del benessere, dell’associazione “Amici Liceo Ferraris” e della sponsorizzazione dell’azienda vinicola “Varvaglione”. Partners della Rete da anni anche le associazioni Alliance francaise, Contaminazioni e Donnasud e “Nati per leggere”, protagoniste nelle precedenti edizioni.
La conduzione, che si promette frizzante e garbata, è affidata alla coppia di giornalisti Di Leo e Tursi, colonne de “La Ringhiera”, quotidiano on line vicinissimo da sempre alla Rete organizzatrice e più che mai sensibile nel cogliere e valorizzare i fermenti culturali positivi circolanti in Città.
Ad un pubblico intergenerazionale e di giovani lettori eterogenei, la Rete propone Autori ed Opere contemporaneissimi, di fama nazionale e locale, e nodi etici forti da approfondire attraverso la lettura. Si progetta con grandi speranze di diffondere a Taranto una “civiltà della Lettura” quindi dell’attenzione, dell’ascolto, della scoperta, della riflessione, dell’immaginazione, della pacifica convivenza, tutti valori che la pratica della lettura ispira e coltiva.
Tema proposto quest’anno alla Città “Memoria e Identità”: il riconoscimento di sé, la valorizzazione della propria e dell’altrui persona passano attraverso la riscoperta del tempo come valore. Rileggendo le indicazioni date dal passato, gustare con consapevolezza piena il presente, affrontare con rinnovata fiducia il futuro.
Discutono del tema Autori molto diversi ed interessantissimi: Nadia Terranova ci porta con “Addio fantasmi” a riflettere su quanto sia importante tornare nei luoghi del dolore, chiudere con i traumi del passato, arrivare persino a crederli un’opportunità di vita; tenero e ironico il mondo dei ricordi di Alessandro Cobianchi, che in “Di versi diversi”, pagine di prosa e di poesia, scopre la sua più vera identità, per molti versi già iscritta nella sua fanciullezza da Pugliese doc , a noi familiare.
Il tempo vissuto secondo ritmi più lenti ed umani, sfuggenti a logiche di consumo o profitto e per ciò stesso disponibile all’introspezione, all’osservazione arguta e bonaria ed all’accoglienza dell’altro. Dal ricordo come dimensione personale alla memoria come dimensione collettiva: pagine che potranno sicuramente ispirare una Taranto che legge a progettare scenari di rinascita.
Il tutto reso brioso dalle vignette del grande fustigatore Pillinini, prestato per un giorno, dalla satira politica e di costume che tanto apprezziamo, alla festa di “Taranto legge”, a sottolineare dal vivo col suo tratto passaggi significativi della discussione. E poi la musica di Melga, la sua serissima leggerezza, tra indie e pop mai banale, tra sonorità acustiche da cantautorato e musica elettronica; la danza hip hop del coreografo e ballerino Vincenzo D’Alconzo, in arte Spyke, che saprà sicuramente coinvolgere gli oltre 400 ragazzi in sala; le letture delle applaudite attrici Amelia Quaranta ed Antonella Chiloiro.
Due ore di spettacolo con ospiti tutti amichevolmente prestatisi ad abbracciare, con le Scuole, le Associazioni, gli Enti e le Istituzioni la causa della promozione della Cultura nel nostro Territorio. La Cittadinanza è invitata.
La Rete di scopo “Taranto legge”: Istituti Archita, Aristosseno, Ferraris Quinto Ennio, Pitagora, Principessa Maria Pia in Taranto
Rosaria Ragni