TARANTO. “Allarmismo e tensione sociale per pura visibilità”
Nota stampa del Meet Up Amici di Beppe Grillo
Il problema dell’inquinamento a Taranto è serio e conclamato. Le ricadute su salute, qualità della vita, economia e lavoro sono sotto gli occhi di tutti, enormi come macigni che sono stati posti davanti al futuro della città.
Difficili i percorsi per uscirne e tutelare le categorie (adulti, bambini, lavoratori, imprese) che sono travolte dalle scelte industriali operate decenni fa e tenute in piedi dai passati Governi con decreti e provvedimenti che hanno effettivamente bloccato ogni possibilità di rimuovere da Taranto la fabbrica che più esercita un’azione inquinante, ovvero l’ex Ilva ora Arcelor Mittal.
Certo che, voler approfittare della preoccupazione dei cittadini per fare scalpore e montare ad arte sceneggiate autoreferenziali, supera il livello di guardia della decenza politica.
E così vediamo che i dati comunicati dall’agenzia Arpa sulle emissioni, rilevati periodicamente (in successione mensile ed annuale), che mantengono alto il livello di attenzione e rischio sull’azione inquinante della suddetta fabbrica, vengono addirittura manipolati ed interpretati in modo improprio da un’associazione che fa politica sullo scalpore e sull’enfasi delle dichiarazioni.
Questa libera e strumentale interpretazione comporta che l’aumento del livello di inquinamento millantato dall’associazione sia sproporzionato e alterato rispetto al valore reale (che non viene assolutamente negato dagli scriventi). Ci sembra evidente che questo tentativo di drammatizzazione rasenti il reato di “procurato allarme”, cosa grave e inaccettabile di fronte ad un’opinione pubblica che vive quotidianamente la tensione del rapporto tra inquinamento e salute.
Allora ci sentiamo di affermare che, prima di seguire gli incantatori che vogliono acquistare visibilità aumentando la tensione sociale, è opportuno documentarsi, confrontarsi con i 5 parlamentari del M5S che hanno avuto l’incarico dai tarantini di occuparsi della questione “Taranto”, per poter uscire dall’era dell’acciaio e poter guardare finalmente il futuro in modo sano, sereno e sostenibile.