SAVA. Presentazione del libro”I BACI DEI GIUDA” di Umberto Rey
Sabato 23 marzo alle 19 al PSICO BAR – Bar Culturale, Via Ponza
Dopo il grande successo del romanzo best seller “Il testamento di Don Liborio-Padre d’Italia” e del film lungometraggio ancora in distribuzione nelle sale cinematografiche italiane dal titolo “Tramonto a Mezzogiorno”, “I baci dei Giuda” Morfeo Editore è il nuovo romanzo di Umberto Rey, scrittore, regista e autore cinematografico e teatrale.
L’autore in questo rivoluzionario romanzo, riscrive il processo a Gesù Cristo di oltre 2000 anni fa a Gerusalemme in chiave politica, filosofica e teologica e cerca in tutti i modi di riflettere, riconciliare e far dialogare il mondo cattolico, laico e religioso in generale, in questa epoca di crisi dei valori tradizionali e spirituali.
Il romanzo diventerà film lungometraggio con location Roma, Basilicata e Puglia nel settembre del 2019, i primo casting presso l’Apulia Film Commission è stato fatto già nel mese di gennaio di quest’anno.
Umberto Rey: “Mi ha fatto prendere sempre più coscienza della grande responsabilità che noi creatori, ed esecutori, di opere culturali abbiamo nei confronti del pubblico che acquista ed usufruisce dei contenuti da noi divulgati”.
Gerusalemme, anno trentatre. Gesù di Nazareth è con i suoi apostoli nel cenacolo mentre consuma con loro l’ultima cena, l’evento che verrà denominato a posteriori Eucarestia. Giuda Iscariota è appena andato via per incontrare i sacerdoti del Sinedrio e accordarsi con loro per l’arresto del Messia in cambio di trenta monete d’argento e di un progetto politico a lui caro. Avvenuto l’arresto, Gesù di Nazareth viene portato in catene nella Fortezza Antonia, edificio posto a ridosso del lato settentrionale della spianata del Tempio. La roccaforte all’epoca era il palazzo della politica, il palazzo del Governatore Romano a
Gerusalemme. Tutti lo vorrebbero interrogare. Da giorni il Sinedrio con i sacerdoti avevano già deciso la sentenza, la condanna a morte per bestemmia: lui, Gesù di Nazareth, si definiva il Figlio di Dio, inoltre lui aveva profetizzato la distruzione del Tempio e la ricostruzione di uno nuovo in tre giorni.
Nel cortile della fortezza viene allestito uno spartano, austero e frettoloso pre-processo al Nazareno.
Oltre Gesù e il Governatore Romano Pilato, sono presenti all’incontro il suo appostolo Giuda Iscariota, il rivoluzionario e assassino Barabba, il capo del Sinedrio Caifa e un Console Romano dal nome Ottavio Massimo, un alto magistrato inviato dall’imperatore Tiberio Cesare in Galilea per una missione segreta. In questo incontro a porte chiuse, che precedeva lo storico processo raccontato nei Vangeli, il confronto tra i presenti è schietto e senza censure alcune. Tutto questo è permesso e voluto dal console Ottavio Massimo per ordine e richiesta personale dell’imperatore stesso, ispirato quest’ultimo da tre sogni profetici che aveva fatto tempo addietro e che lo avevano profondamente turbato e spaventato. Il pre-processo diventa subito un confronto politico, filosofico e teologico avvincente, crudo e senza mezze parole da parte dei sei personaggi presenti all’evento. Gesù Cristo è al centro di una disputa di potere senza precedenti nella Terra degli uomini, nella Santa Gerusalemme.
Il Console avendo raccontato ai presenti due dei tre sogni profetici, chiede a Gesù se conoscesse il contenuto e il significato del terzo sogno fatto dall’imperatore.
Il Messia, confermando la conoscenza del terzo sogno, chiede al Console Romano di rimanere solo con lui per fargli vivere direttamente e personalmente l’esperienza di quell’inquietante sogno profetico.
I due all’improvviso si ritrovano in un viaggio nel futuro, tra le profezie di Daniele e Giovanni e passando dalle decisioni politiche e religiose dell’imperatore Costantino il Grande, dalle persecuzioni nei confronti dei pagani e dall’antisemitismo, passando per le crociate, l’inquisizione, l’indice dei libri proibiti, la simonia del clero, le indulgenze a pagamento, fino ai più recenti scandali che coinvolgono gli interessi economici del Vaticano rappresentate dallo “IOR”, per poi arrivare a Roma e precisamente nello Stato del Vaticano nell’anno del Signore 2023, incontrando i vertici della Santa sede per un resoconto e processo definitivo al Cristianesimo e ai loro sovrani.
Maria D’Urso