SAVA. Gara d’appalto sulla raccolta differenziata annullata per tangenti. Eccome come vediamo le cose

SAVA. Gara d’appalto sulla raccolta differenziata annullata per tangenti. Eccome come vediamo le cose

L’indirizzo era politico. Il funzionario ha trovato gli strumenti

Che molte gare d’appalto sono truccate non è certamente aver fatto la scoperta dell’acqua calda. Che i politici, compresi i funzionari, all’odore dei soldi che scorrono a fiume nei guadagni dei gestori privati sui servizi della spazzatura, i quali corrono in tempi di record, non è certo aver scoperto l’America.

E in tutto questo i soldi la fanno da padroni. Come lo fanno da padroni i politici che fanno gestire un servizio pubblico che dovrebbe essere pubblico ma che di fatto lo fanno gestire al privato. E siamo sempre, e comunque, punto a capo. Certo è che se il servizio fosse municipalizzato credo che ci guadagnerebbe sia l’Ente pubblico e di rimando anche il contribuente, il quale è sempre e comunque chiamato a pagare anche in virtù di aumenti nel corso del servizio. In questo vertiginoso giro pazzesco tutti hanno un ruolo.

Basta guardare la cronaca locale, compresa anche quella nazionale, non si contano le inchieste che vedono incriminati a vario titolo politici, amministratori, funzionari e soggetti privati. Tutti alla corsa dell’oro. Già. Alla corsa dell’oro.  In tutte le amministrazioni l’assessorato più ghiotto è quello all’Ecologia e all’Ambiente, il quale gestisce il comparto amministrativo e potenzialmente anche quello clientelare delle assunzioni. Sava somiglia a tutti gli altri paesi. Né più e né meno. Ma andiamo alla cronaca locale. L’annullamento della gara d’appalto nel nostro paese. Di chi sono le responsabilità politiche dell’accaduto?

Dario IAIA nelle sue frenetiche dichiarazioni alla stampa fa sapere di aver dato al funzionario alcune disposizioni in merito. E qui, politicamente ci può stare. Il funzionario, la reggente di Polizia municipale savese che all’anagrafe fa Luigina Soloperto, si è adoperata alla ricerca di soluzioni che avevano a che fare con l’indirizzo politico di Dario IAIA. Da qui viene istituita la Commissione comunale, per la valutazione delle varie offerte arrivate, la quale vede la Soloperto presidente e due ingegneri scelti da lei stessa.

Con le indagini della Magistratura, ancora in corso, i due ingegneri sono stati arrestati e posti ai domiciliari. E’ stato inoltre accertato che Carmelo Tamburrano, ex Presidente della Provincia, si è prodigato per pilotare la gara di appalto per i servizi di raccolta rifiuti nel nostro Comune, influendo sul giudizio tecnico dei due professionisti corrotti, permettendo di far vincere l’appalto a un amico imprenditore. Tamburrano e l’amico imprenditore, come tutti sappiamo, sono finiti in Via Speziale. Ma in paese molti si fanno svariate domande, tra cui questa: che ruolo ha avuto la presidente della Commissione Luigina Soloperto?

Ha lasciato passare tutto ciò che i tecnici professionisti decidevano nella seduta, avvallando anche le loro indicazioni, oppure ha sollevato delle perplessità nelle loro valutazioni che di fatto hanno assegnato la gara d’appalto alla Ditta assegnataria incriminata?

Certo ci sono i verbali della seduta che fanno testo. Detti verbali sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza dietro disposizione dei magistrati Carbone e Bruschi, titolari dell’inchiesta. Il tutto è al vaglio della Magistratura. Come aspettiamo anche di conoscere gli altri risvolti delle indagini. E su tutto gli interrogatori degli arrestati.

Credo che, dopo questi passi, il tutto avrà un volto. E se ci saranno altre responsabilità, non esisteremo a mettere con le spalle al muro chi aveva il compito di difendere gli interessi, e la legalità, nel nostro paese.

Giovanni Caforio

viv@voce

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