TARANTO. Bandiera della pace a Palazzo di Città. L’amministrazione comunale accetta, a suo modo, l’invito del locale presidio Arcigay

TARANTO. Bandiera della pace a Palazzo di Città. L’amministrazione comunale accetta, a suo modo, l’invito del locale presidio Arcigay

Nella mattinata di sabato 30 marzo, Hermes Academy e Arcigay Strambopoli – QueerTown Taranto hanno inviato una importante richiesta ad alcune amministrazioni comunali nella provincia di Taranto, di cui riportiamo un estratto

«Negli ultimi mesi stiamo assistendo ad una rapidissima escalation di violenza e discriminazione, anche a livello istituzionale, in cui fenomeni come patriarcato, sessismo, razzismo (il termine esatto è xenofobia, perché la razza umana è una sola, ma occorre essere chiari/e/*), omobitransfobia, abilismo hanno riconquistato non solo le pagine dei giornali ma anche e soprattutto “licenza”.

In risposta alle dichiarazioni anacronistiche e altamente discriminatorie che vengono diffuse in queste ore a Verona, nell’ambito del Congresso delle Famiglie, il movimento femminista, quello LGBTI+ e quello Queer stanno mobilitandosi da tutto il mondo.

Con la presente, presentiamo formale richiesta di autorizzazione ad esporre, come già avvenuto in occasione del 17 maggio, a partire dal 2015, sulle facciate dei Municipi di Taranto, Carosino, Faggiano, Ginosa, Grottaglie, Leporano, San Giorgio Ionico, la bandiera arcobaleno sulla facciata centrale della sede municipale (sarà nostra premura farvela recapitare).»

Mentre le amministrazioni di Carosino, Crispiano, Faggiano, Grottaglie e Martina Franca hanno rimandato a lunedì l’azione, a Palazzo di Città qualcosa si è mosso nell’immediato, grazie all’Assessora all’Ambiente, Salute e Legalità del Comune di Taranto.

Sulla propria pagina facebook, alle ore 18.30 di sabato 30 marzo, il presidente Luigi Pignatelli scrive: «L’Assessora Francesca Viggiano stamattina ha prontamente risposto alla richiesta di Arcigay Strambopoli – QueerTown Taranto di esporre la bandiera rainbow sulla facciata centrale di Palazzo di Città. Mi sono recato personalmente a casa sua per consegnarle la nostra bandiera, la medesima che è stata esposta in occasione del 17 maggio ogni anno dal 2015 al 2018.

Poco fa al telefono mi ha detto che il regolamento impedisce l’esposizione di bandiere e simboli di partiti e associazioni e mi ha assicurato di aver trovato una bandiera arcobaleno senza simboli: “La stiamo sistemando adesso.” Raggiungo il sito dopo 5 minuti e, anime di luce, come potete vedere quella che sta sventolando è la bandiera della pace, non la bandiera arcobaleno. Apprezziamo lo sforzo e ringraziamo.»

Una conversazione telefonica è bastata a chiarire l’errore e a confermare la presenza dell’Assessora alla parata del Taranto Pride 2019, in rappresentanza dell’amministrazione.

Malgrado alcuni/e/* esponenti dell’associazionismo nostrano ritengano che la bandiera della pace rappresenti al meglio le istanze dei movimenti femminista transazionale, LGBTI+ e queer, così non è. Per spiegarlo, Arcigay Strambopoli – QueerTown Taranto ha deciso di produrre una nota stampa assieme alle compagne, ai compagni e a* compagn* di Non Una Di Meno Taranto, che verrà pubblicata tra qualche ora.

 

viv@voce

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