SAVA. Ma il nuovo vice parroco del Convento è stato arrestato per pedofilia?

SAVA. Ma il nuovo vice parroco del Convento è stato arrestato per pedofilia?

Sconcertante scoperta, su internet, di alcuni fedeli quando hanno sentito nominare il nome del curato dal pulito della Chiesa dei francescani

Alcuni fedeli ci hanno chiamato ed hanno chiesto lumi su un certo “don Donato Bono”, in quanto hanno fatto una ricerca sul web, cliccando su di un motore di ricerca,  e sono rimasti turbati e disorientati quando hanno letto ciò che di seguito riportiamo integralmente  all’indirizzo https://blog.uaar.it/2006/03/29/pedofilia-arresti-parroco-sternatia/ 

Leggendo il sito su nominato l’accaduto viene descritto così: “È stato arrestato, indagato per atti sessuali con un minorenne ed atti osceni in luogo pubblico, il parroco della chiesa matrice di Sternatìa intitolata alla madonna dell’Assunta, don Donato Bono, 42 anni, originario di Poggiardo”.

Ma proseguendo, e in modo più dettagliato, all’indirizzo https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/07/04/prete-pedofilo-chiesto-il-processo.html viene riportata precisamente così la notizia: “Prete pedofilo, chiesto il processo”

‘Chiesto il rinvio a giudizio per don Donato, un prete di vicino Lecce, che dovrà rispondere davanti a un giudice dell’ accusa di atti osceni e di abuso sessuale su un sedicenne. Don Donato Bono, 42 anni era stato arrestato il 24 marzo scorso sul Gra, proprio mentre accompagnava a Roma, per motivi di studio, il ragazzo che oggi lo accusa. Il 26 maggio poi il gip, accogliendo la richiesta dei pm, Roberto Staffa e Francesco Polino, aveva disposto la misura cautelare del carcere per il prete (che in precedenza era agli arresti domiciliari) perché avrebbe cercato di inquinare le prove a suo carico, cercando di avere contatti con lo stesso minore e con la sua famiglia al fine di influire sulle indagini’.

Questi sono solo due dei tanti articoli che vengono  riportati sul web su “don Donato Bono”.

La domanda che ci poniamo è questa: è lo stesso “don Donato Bono” che è stato insignito vice parroco a Sava?

E se fosse proprio così, con che coraggio la Chiesa lo tiene ancora ai suoi ordini religiosi?

E su tutto, come faranno i genitori ad affidare la cura delle anime dei loro adolescenti con il serio rischio che il medesimo “curi” i loro corpi?

E quando Papa Francesco parla di pulizia all’interno della Chiesa cattolica di chi si è macchiato di fatti ignobili, come mai a Sava questa indicazione del Papa non viene rispettata?

Giovanni Caforio

 

viv@voce

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