RECENSIONI. Il giovane poeta Alessio De Giorgi e le sue opere
Sarà protagonista a Manduria, sabato 20 aprile, nella rassegna “Pro Liber- I caffè letterari” organizzata dalla Pro Loco messapica
Una delle più grandi difficoltà per le persone da ogni parte del mondo è riuscire ad esprimere le proprie emozioni in tutte le sue sfumature. Una necessità irrinunciabile rincorsa per millenni da artisti, poeti e autori che provano con ogni fibra del loro essere a trovare le giuste parole per dipingere quei sentimenti che sembrano tanto indefiniti.
Non solo i grandi autori della poesia ma anche giovani poeti scrivono bellissimi versi che promettono di allargare i confini dell’immenso mondo della poesia, e colgono in poche frasi, dolori ed emozioni della nuova generazione. È questo che il giovane poeta Alessio De Giorgi ha cercato di esprimere con le sue opere.
Nato in Puglia, è vissuto e cresciuto a Sava, in provincia di Taranto, per l’intera sua fanciullezza. Da alcuni anni vive a Reggio Emilia, dove è un docente “precario” della scuola secondaria. Nel 2016 ha pubblicato la sua prima raccolta, dal titolo “LIRISMO ASTRATTO”, in cui racchiude le poesie ideate tra il 2007 e il 2014. Questa prima raccolta non tratta di un argomento specifico, ma abbraccia vari temi, tendenzialmente amorosi ed esistenziali.
Nel 2018 pubblica la sua seconda raccolta, dal titolo “ANIMALI – POESIE SELVAGGE”, che racchiude le poesie ideate tra il 2017 e il 2018. Questa seconda raccolta tratta in specifico il tema degli animali in relazione all’uomo; ossia uomo-animale messi a confronto. L’uomo come animale, l’uomo con le sue caratteristiche sociali e relazionali.
Caratteristiche che ha sostanzialmente perso con il trascorrere del tempo. Anno dopo anno, l’automizzazione dell’ individuo ha creato una nuova società, quella contemporanea, in cui l’uomo è come “isolato”, ha perso quella sua capacità di relazionarsi, di mettersi in gioco e di confrontarsi con l’altro.
L’uomo non è più capace di creare quelle reti di relazioni più profonde e sentite. Questa ultima raccolta di poesie, quindi, vuole proprio “denunciare” attraverso i suoi versi, il conformismo e la tendenza all’omologazione e all’uniformità dell’uomo moderno, che non ha più propri ideali, né un proprio pensiero critico e autentico.