MANDURIA. “Chi non parla e chi parla a sproposito”
Nota stampa di Girolamo Vergine, Presidente dell’associazione politico-culturale “MANDURIA MIGLIORE”
Manduria oggi è tristemente al centro di tutte le cronache, questo è un oggettivo dato di fatto. Capita, ogni città subisce, suo malgrado, le conseguenze dei crimini in essa avvenuti, cosa probabilmente non giusta ma a cui la società attuale dovrebbe averci abituato.
I nostri cugini di Avetrana ricorderanno con orrore e pena gli anni della triste ribalta mediatica data al paese dall’omicidio Scazzi ed, allora come ora, il pessimo ruolo svolto da gran parte dell’industria nazionale dell’informazione.
Ora noi manduriani ci troviamo a subire la stessa gogna con l’aggravante di un’ulteriore strumento di disinformazione all’epoca ben meno potente, i social network. Oggi è infatti davvero facile creare ed alimentare una macchina del fango, senza alcuna risorsa economica e, come tutti abbiamo potuto aver modo di notare in questi tremendi giorni, senza necessità di possedere alcuna conoscenza della materia né purtroppo alcuna capacità cognitiva. È il triste pedaggio del progresso e, nonostante lo riteniamo profondamente ingiusto, dovremo farcene una ragione.
Ciò di cui non possiamo e non dobbiamo farci una ragione è che la cieca ed ignorante macchina del fango contro questa comunità venga alimentata proprio da quelle Istituzioni che dovrebbero difendere i diritti della gente onesta, tra i quali ricordiamo c’è quello inalienabile alla dignità. Oggi questo diritto è stato palesemente calpestato pubblicamente dalle dichiarazioni rilasciate alla stampa dal Procuratore capo per i minorenni Pina Montanaro che ha detto testualmente che “la quasi totalità della cittadina manduriana era a conoscenza di quello che accadeva e aveva modo di visionare queste crudeltà che sistematicamente venivano poste in atto”. Ecco qua, vi presentiamo la sentenza di morte emanata ancor prima di un regolare processo a danno di un imputato particolare: TUTTI NOI.
Troviamo assolutamente ingiustificabile che un organismo inquirente, invece di cercare ed appurare la verità, si abbassi ad offendere la dignità di un’intera comunità.
Chiediamo con tutta la nostra forza che la Dott.ssa Montanaro porga le sue scuse a questa città ed ai suoi abitanti, gente degna di rispetto, padri, madri e figli offesi da queste assurde e ingiuste accuse rivolte proprio da chi dovrebbe difenderli.
Invitiamo tutti i cittadini e le Istituzioni a partecipare insieme a noi alla Marcia per la Civiltà di Sabato 4 Maggio, per dimostrare che NON siamo solidali con i delinquenti, NON tolleriamo le ingiustizie, ma soprattutto che NON ACCETTIAMO DI ESSERE INFANGATI.