TARANTO. “Ennesimo episodio di bullismo alla XXV Luglio”

TARANTO. “Ennesimo episodio di bullismo alla XXV Luglio”

Nota stampa di Arcigay Strambopoli QueerTown Taranto

Apprendiamo con rammarico che l’Istituto Complessivo XXV Luglio-Bettolo è ancora una volta teatro di gravissimi episodi di bullismo, che la nostra associazione ha il dovere di denunciare.

Nel corso degli ultimi anni la dirigente è stata più volte contattata dal nostro presidente e mai ha accolto l’invito a dialogare. Durante l’ultimo incontro con la mamma della creatura vittima dell’episodio più recente, ha detto «Cambi scuola!» e ha intimato alla donna di chiedere a Pignatelli di evitare di scriverle.

Se questo è lo stile usato dalla donna, se questo è il modo con cui intende affrontare uno dei fenomeni più tragici degli ultimi decenni, chiediamo pubblicamente un incontro. Se neppure a questo invito riceveremo risposta, chiederemo pubblicamente le dimissioni della dirigente e lo richiederemo dai microfoni del Taranto Pride, il 18 maggio.

Da lunghi giorni alla piccola viene negato il diritto allo studio. Tornerà tra i banchi a settembre, in un’altra scuola, per iniziare il ciclo della primaria. Ma non le sarà semplice superare il trauma delle violenze fisiche e psicologiche.

I genitori della bambina chiedono il massimo riserbo.

A loro e a tutti i genitori di numerosi bimbi e bimbe che in questi anni sono stati vessati tra i banchi, alcuni dei quali nelle ultime ore hanno confidato i loro drammi al nostro presidente Pignatelli (di ritorno da un progetto di NFE in Turchia) la solidarietà di Arcigay Strambopoli QueerTown Taranto, che si costituirà parte civile in eventuali processi la Procura vorrà aprire.

«Luigi, il mondo non è bello e meraviglioso come le tue poesie, le tue foto, i tuoi abbracci, i tuoi sorrisi, la tua arte e i tuoi insegnamenti. Nostro dovere -ha detto a Pignatelli la mamma di una ragazzina che in passato è stata vittima di bullismo alla XXV Luglio - come genitori è quello di proteggere i nostri figli, portandoli via da questo inferno. Ti auguro di diventare padre e dare a tuo figlio tutto l’amore che sai dare. E capirai.»

No. Noi crediamo che la soluzione non sia sdradicare i piccoli e le piccole dal loro habitat. Crediamo che la soluzione risieda nell’educazione tra i banchi di scuola (per insegnanti e dirigenti in primis) e in famiglia. E, assieme alla Hermes Academy, offriamo la nostra professionalità a titolo gratuito, i nostri workshop e seminari di educazione all’affettività e alle differenze, attività di educazione non formale che da diversi anni proponiamo con successo presso gli istituti di istruzione secondaria di Taranto e provincia e anche nel resto d’Europa, Sud America e Caucaso.

C., tredicenne membro del Gruppo Giovani di Arcigay Strambopoli, aggiunge: «Io, che ormai sono alla XXV Luglio-Bettolo da quando ero piccola, con questa preside mi sono trovata male. Varie volte anche i miei genitori sono andati a parlare dei vari elementi della classe che davano fastidio, ma lei non ha agito. Io da quando ho iniziato le medie mi sono ritrovata con compagni che non capivano il limite e nonostante tutto sono stati promossi ‘per levarli di torno’».

«Agiamo ora, affinché questo non si ripeta. Lo dobbiamo ai nostri figli e alle nostre figlie, lo dobbiamo ad Antonio di Manduria, lo dobbiamo a noi stessi», conclude Luigi Pignatelli.

viv@voce

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