TARANTO. Tra i banchi della XXV Luglio. Parla la mamma di B. «Mia figlia si ritraeva, non voleva farsi sfiorare neppure con un dito»

TARANTO. Tra i banchi della XXV Luglio. Parla la mamma di B. «Mia figlia si ritraeva, non voleva farsi sfiorare neppure con un dito»

La mamma di B., piccola all’ultimo anno della scuola dell’infanzia, vittima di bullismo, racconta il dramma di cui purtroppo la sua famiglia è protagonista

Intervista a cura di Luigi Pignatelli

Cosa significa per voi la parola bullismo?

Bullismo è costringere a fare qualcosa, a subire.

Quali gesti, quali parole, quali atteggiamenti di tua figlia vi hanno aiutato a capire?

Mia figlia si ritraeva, non voleva farsi sfiorare neppure con un dito. Le ho chiesto se a scuola ci fossero problemi e mi ha raccontato delle botte che prendeva da due bimbi e per questo non voleva più andare a scuola. Nonostante avessimo messo al corrente la maestra e le mamme, non era cambiato nulla. Il 4 aprile 2019, mio marito, poiché B. aveva timore di entrare in classe, ha detto al bimbi di non tirare pugni a B. Da quel giorno mio marito è colui che spaventa i bambini. Io sono stata accusata di essere pazza e la preside mi ha detto di cambiare scuola. Il giorno seguente ho mandato a scuola mia figlia e in classe c’erano dei cartelli con scritto “Non avvicinatevi a B****”. Tornata a casa, le sue parole sono state le seguenti: “La maestra mi ha detto Quando vai a casa, dì alla mamma che sei una bugiarda!” La mamma del bimbo che picchiava mia figlia ha raccolto firme per denunciare mio marito. Solo tre mamme si sono rifiutate di firmare e denunciare.

C’erano stati episodi simili in precedenza?

In precedenza avevo parlato con le mamme e con la maestra della questione, denunciando il fatto che B. dicesse “È normale che i compagni mi diano botte”. In seguito alla nostra comunicazione, un’altra bimba ha raccontato alla sua mamma di subire anch’ella.

Come definiresti l’atteggiamento della scuola?

La scuola non ha tutelato mia figlia e pertanto ho chiesto il nulla osta. A settembre inizierà la primaria in un altro istituto.

Da quanto tempo la bimba non frequenta più la scuola?

Dopo il 5 aprile non l’abbiamo più mandata perché non abbiamo fiducia. Sta frequentando solo il corso di inglese, tutti i sabati, con insegnante madrelingua.

Cosa vuoi dire ai genitori di tutti i bimbi vittime di bullismo?

Denunciate e non fatevi intimidire! Il bene più prezioso, i nostri figli devono essere protetti dai genitori. Organizziamo una manifestazione!

Abbiamo incontrato e ascoltato anche i nonni della piccola, persone molto amate e rispettate in città per via del loro attivismo. Ebbene, anche l’uomo, quasi settantenne e 048, ha ricevuto intimidazioni per strada da mamme dei compagni e delle compagne di B.

 

Il Comitato Promotore Taranto Pride 2019 fa sapere che la parata del 18 maggio darà voce anche a questa vicenda e a tutte le vittime di bullismo. Per i giorni immediatamente successivi al Taranto Pride è previsto un presidio davanti al plesso in Via Pitagora.

Denunciate sempre! Non dobbiamo avere paura. Il silenzio uccide.

 

viv@voce

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