TORINO. Dacia Maraini e Flavia Piccinni. L’albero delle scrittrici e delle poetesse
Una prospettiva inusuale per leggere la storia della letteratura e della cultura italiana e mondiale attraverso le più grandi opere di scrittrici e poetesse da Saffo alla fine del Novecento
Un inedito canone letterario attraverso le opere di 274 autrici di tutto il mondo dalle origini fino al 1999. Questo è il poster di Atlantide che sarà presentato in anteprima al Salone Internazionale del libro di Torino oggi, domenica pomeriggio, e arriverà in libreria dalla fine di maggio.
Tracciare la storia della letteratura e della poesia grazie alle opere di 274 artiste. Raccontare – attraverso l’accesso delle donne all’arte e alla letteratura, l’evoluzione delle parole nonché dei temi trattati – la storia della prosa e della poesia mondiale firmata da autrici che hanno trasformato il tempo.
È questo quello che propone l’Albero delle scrittrici e delle poetesse, firmato da Dacia Maraini, una delle più amate e stimate autrici contemporanee, e dalla scrittrice Flavia Piccinni.
Per tracciare i confini di un inedito canone letterario, le due curatrici hanno selezionato oltre cinquecento artiste arrivando poi a indicare 137 scrittrici e poetesse straniere e altrettante italiane. Il risultato è un mosaico complesso nel quale il valore letterario convive con scelte personali e controcorrente, suggerendo percorsi inediti ed evidenziando il contributo e lo sguardo attraverso i secoli di donne che hanno sostenuto l’emancipazione e la ricerca della libertà.
Dacia Maraini è una delle più amate e stimate scrittrici italiane. Poetessa, drammaturga, saggista e sceneggiatrice è tradotta in tutto il mondo. Il suo ultimo libro è “Corpo felice” (Rizzoli, 2018).
Flavia Piccinni ha pubblicato tre romanzi. Con “Bellissime” (Fandango, 2017) ha vinto, fra l’altro, il Premio Croce; Fandango Cinema ne ha tratto un docufilm. Il suo ultimo libro è “Nella Setta” (Fandango, 2018).