DEPURATORE CONSORTILE SAVA-MANDURIA. “Al momento non esiste alcun progetto approvato per lo scarico finale delle acque di depurazione a mare, diretto o indiretto”
Nota stampa di Claudio Linzola e Francesco Di Lauro dell’Associazione Azzurro Ionio
L’Associazione “Azzurro Ionio” apprezza il tentativo di Mediaset di dare voce allo scempio ambientale che AQP e Regione Puglia stanno perpretando in contrada Urmu, sulla costa manduriana, a ridosso di un comprensorio naturalistico tra i più belli ed integri della Regione, e la ringrazia a prescindere dalle ragioni che, almeno per ora, la hanno indotta a non mandare in onda per il servizio giornalistico sul progettato depuratore Sava – Manduria, a seguito di una diffida nella quale Aqp sostiene anche la risibile tesi per cui nelle acque del mare e del bacino interno alla riserva naturale di Torre Culumena confluiranno solo ‘acque pulite’ (!).
L’ episodio, se tradisce un comprensibile nervosismo tra i principali responsabili di quanto sta accadendo a danno della costa e dell’ambiente locale, soprattutto se portato a conoscenza della opinione pubblica nazionale, ci offre l’occasione di aggiungere le seguenti ed ulteriori notizie, vere e documentate, con l’auspicio che anche queste possano essere rese note al grande pubblico:
– al momento non esiste alcun progetto approvato per lo scarico finale delle acque di depurazione a mare, diretto o indiretto;
– il Piano Tutela Acque (P.T.A.) della Regione Puglia, modificato nel luglio del 2017, non prevede affatto lo scarico a mare delle acque di depurazione;
– AQP sta costruendo un impianto di depurazione (cioè l’impianto ove le acque dovrebbero subire i trattamenti di processo), senza che sia stato approvato il loro scarico finale;
– il progetto che AQP sta realizzando è stato approvato nel lontanissimo 2009 e non è più conforme al piano tutela acque modificato nel 2017;
– Azzurro Ionio segnalerà ed impugnerà (ai media, alla cittadinanze, alle magistrature) ogni atto amministrativo e condotta che non sia rispettosa di inderogabili esigenze di massima tutela e rispetto delle matrici ambientali (acqua di mare, macchia, boschi) che rendono unico il Salento.