SAVA. Inaudita violenza su di un minore reo di aver disturbato la tranquillità di un sessantenne
Avviate immediatamente le indagini dai Carabinieri del Comando della Stazione locale
Ecco i fatti come ci vengono raccontati dal papà dell’undicenne.
Quattro giorni fa, alcuni ragazzini pare che stessero giocando tra di loro a lanciarsi caramelle in Piazza Risorgimento. Da qui, sembrerebbe, che una di queste piccole caramelle ha colpito il sessantenne ad una gamba. Apriti cielo! Il sessantenne va su tutte le furie.
Insegue l’adolescente, 11 anni, per un tratto di Via Del prete. Il ragazzino corre spedito per non farsi acchiappare dall’adulto e in questa azione ci sono le telecamere che danno una visione chiara dell’inseguimento. L’adolescente corre verso un negozio del centro per non farsi afferrare. Ma diventa inutile. L’adulto entra nell’esercizio commerciale e scarica tutta la sua furia violenta contro il malcapitato. Nell’esercizio commerciale la proprietaria agisce d’istinto vedendo il ragazzino coperto di calci e schiaffi. Si mette in mezzo pur di far cessare l’inaudita violenza dell’adulto.
Ma è sfortunata: nel separare l’adulto dal ragazzo cade e si fa male ad un braccio. Ma non finisce qui. Nel racconto, del padre del minore, la violenza dell’adulto continua anche fuori dall’esercizio commerciale. Ed è di nuovo una donna, altro gestore commerciale del centro, a mettersi in mezzo a far sì che cessasse l’incredibile violenza.
Sempre nel racconto del padre, hanno assistito alcuni “uomini” alle scene inaudite ma senza intervenire e questo lascia a pensare di quanta gente “inutile” esiste nel nostro paese. Ora, al di là delle ragioni o dei motivi che hanno scatenato la furia dell’adulto, è inammissibile che certi comportamenti vengano tollerati, Nel modo più assoluto.
Il ragazzino è stato ricoverato al Giannuzzi di Manduria, riportando diverse contusioni lungo tutto il corpo e con l’ausilio di una stampella è stato dimesso dal nosocomio messapico. Il padre del minore ha sporto denuncia contro l’adulto alla Stazione dei Carabinieri di Sava. Da qui sono partite immediatamente le indagini con l’acquisizione dei filmati delle telecamere che hanno ripreso tutto, dall’inizio fino alla fine del fattaccio.
Una nota, dolente per noi “uomini”: due donne hanno dimostrato il loro valore pur di difendere un ragazzino dalla furia violenta del sessantenne. Onore a loro. Lo meritano per davvero in quanto donne e, in questo caso, anche grandi donne. Hanno dimostrato di avere le classiche “palle”.
A differenza degli “uomini” che hanno assistito alle scene di violenza senza intervenire. Questi ultimi hanno dimostrato sì una cosa, una sola cosa: le loro “palle” forse non sono buone nemmeno per giocare a ping pong!
Giovanni Caforio