SAVA. Operazione “Bad boys”. Le indagini condotte dai carabinieri della locale Stazione e gli arrestati
L’indagine, convenzionalmente denominata “Bad boys” e condotta dalla Stazione Carabinieri di Sava, trae origine dall’incendio verificatosi l’8 giugno di quest’anno presso l’abitazione di un 61enne, affetto da disagio psichico, il quale aveva dichiarato ai Carabinieri ed ai VV.FF. intervenuti, che il rogo si era improvvisamente sprigionato dal camino della propria casa mentre dava alle fiamme alcuni documenti al fine di distruggerli
Nel corso del sopralluogo, i militari avevano tuttavia notato nella casa dell’uomo, l’insolita presenza di consistenti cumuli di rifiuti cartacei e di plastica venendo a conoscenza che l’uomo era dedito allo smaltimento – presso l’isola ecologica di Sava -di tali materiali, che raccoglieva presso privati e attività commerciali in cambio di piccole somme di denaro, a lui necessarie per integrare la sua modesta pensione di invalido civile, anche per far fronte alle continue richieste estorsive di una banda di giovani del luogo. In particolare, le attività d’indagine – consistite in acquisizioni testimoniali, servizi di osservazione e pedinamento, esame dei contenuti multimediali dei telefonini di alcuni degli indagati – hanno consentito di acclarare che:
– i prevenuti, approfittando delle minorate condizioni psicofisiche del 61enne effettuavano delle vere e proprie incursioni presso il suo domicilio nei giorni immediatamente successivi al ritiro della pensione, estorcendogli somme di denaro (da 5 a 20 euro) e oggetti di valore, dietro la minaccia di dare alle fiamme la sua abitazione o il motocarro allo stesso in uso. Le dichiarazioni della vittima, che riconosceva senza ombra di dubbio tutti i componenti della “gang”, trovavano riscontro nelle testimonianze di alcuni vicini che confermavano le quotidiane vessazioni cui i balordi, singolarmente o in gruppi di 2 o 3 persone, sottoponevano il 61enne;
– in una circostanza avvenuta circa due anni fa, due soggetti del gruppo avevano estorto al 61enne la somma di 50 Euro, minacciandolo persino con una pistola;
– alcuni degli indagati, nel giugno del 2013, si erano resi infine responsabili di atti di “bullismo” ai danni di un 84enne di Sava il quale, senza alcun motivo, era stato da questi spinto a terra mentre era in sella alla propria bicicletta, riportando lesioni.
I 12 maggiorenni indagati, tutti residenti a Sava:
– tradotti in carcere:
- P.E, cl. ’86, gravato da condanna per ricettazione;
- S.S., cl. 98, condannato per furto in abitazione, violenza privata, estorsione;
- V.C., cl. ’69, condannato per maltrattamenti, lesioni, furto ed evasione.
- U.K., cl. 98, con precedenti di polizia per furto;
- U.L., cl. 66, con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio.
– sottoposti agli arresti domiciliari:
- B.R., cl. ’75, gravato da condanna per resistenza a P.U.;
- C.S., cl. ’88, gravato da condanna per traffico di stupefacenti;
- M.V., cl. ’88, con precedenti di polizia per furto, estorsione e danneggiamento;
- R.A, cl. ’95, gravato da precedenti di polizia per furto in abitazione;
- R.P, cl. ’97, incensurato.
– sottoposti al provvedimento di divieto di avvicinamento alla persona offesa:
- M. C. D, cl. ’97, incensurato;
- A.A., nato cl. 2000, gravato da precedenti di polizia;
Nel corso delle perquisizioni svolte durante l’esecuzione delle misure in esame, presso l’abitazione di un 17enne incensurato, sono stati rinvenuti gr. 16 di hashish, due bilancini di precisione, un taglierino ed un coltello entrambi utilizzati per il taglio dello stupefacente.
FONTE
Studio100.it