TARANTO. Oggi, quarta udienza legata all’aggressione omofoba in Via D’Aquino

TARANTO. Oggi, quarta udienza legata all’aggressione omofoba in Via D’Aquino

Martedì 12 novembre, presso il Tribunale di Taranto in Via Marche, a partire dalle ore 11.00 si terrà la quarta udienza legata all’aggressione di stampo omofobo di cui Luigi Pignatelli è stato protagonista su Via D’Aquino nella mattinata del 24 giugno 2016, una settimana prima del Taranto Puglia Pride 2016, allorché un uomo, successivamente identificato mediante i filmati delle videocamere in Piazza Maria Immacolata, coprì di insulti Lu presso un bar, inseguì Lu, strattonò Lu, afferrò Lu per i capelli e gli/le fece sbattere la testa contro la vetrina, gli/le stracciò di dosso la maglietta del Puglia Pride, gli/le sferrò pugni e scaraventò Lu per terra dolorante, congedandosi con le seguenti parole: «Così impari a rispondere!»

Al link Una voce stonata non rappresenta Taranto l’articolo pubblicato nel primo pomeriggio di quel giorno di fine giugno, con la cronaca dell’accaduto e una lunga serie di attestazioni di solidarietà.

Lo scorso 24 settembre l’artista e attivista tarantin* non binary era stat* ascoltat* dal Giudice ed interrogat* dalla PM e dall’avvocato difensore di D., mentre il 12 novembre alla sbarra saranno una testimone e il vicequestore che ha condotto le indagini.

La linea della difesa è lo scambio di persona.

Ad onore del vero, va detto che, al termine della precedente udienza, davvero molto sofferta per Pignatelli, l’avvocato difensore dell’imputato aveva mostrato a questi la propria empatia, dichiarando in maniera del tutto informale: Non ho nulla contro di te, devo fare il mio lavoro.

Sulla propria pagina fb, Pignatelli poco dopo aveva scritto quanto segue:

«Dove sono oggi le associazioni che fanno bella mostra di sé durante le giornate internazionali? Dove sono quando tu sei distrutt* perché l tuo offender è a pochi metri da te in tribunale? Sei distrutt* perché hai deposto e non c’era un sedia, non c’erano occhi amici. Sei distrutt* perché hai ricostruito momenti che avevi scelto di cancellare e le uniche due voci più cordiali sono state quelle di un avvocato, vecchia conoscenza, che hai incontrato stamattina lì per caso e ti ha dato una pacca sulle spalle, e quella dell’avvocato della parte avversa che ti dice Non ho nulla contro di te, devo fare il mio lavoro.

E tu resti in silenzio, perché non sai cosa dire e piangi nei corridoi del tribunale, per strada, mentre corri perché vuoi andare via da questo inferno e credi di essere felice perché il tuo volo è alle 3 del pomeriggio. E non riesci più a parlare in italiano. E vorresti stringere le dita, il braccio di chi ti ha fatto sognare una esistenza migliore, ti ha detto che sei fuoco puro e che vuole scrivere un nuovo capitolo con te. Dove sono le associazioni nazionali per la tutela dei diritti? Dove sono le persone che ti chiamano Amore mio in mille lingue, ti infilano la propria dove vogliono loro e poi fanno di tutto per farti credere che quel tutto era solo nella tua testa? Dove sono gli esseri umani quando l’unica cosa che ti farebbe stare bene è un abbraccio?»

«Non capiamo – scrive in una nota stampa Carlotta Caroppo, responsabile del Gruppo Giovani di Arcigay Strambopoli QueerTown Taranto – come episodi di violenza del genere possano ancora esistere. Il Gruppo Giovani di Arcigay Strambopoli QueerTown Taranto ci tiene a far sapere quanto fondamentale sia la figura del loro presidente, che porta avanti le sue e le nostre battaglie nonostante il male che molto spesso gli hanno portato e proprio per questo ha la nostra stima. Luigi è un vero leader, un mentore e un connettore di idee, energie e anime; a Taranto, in Puglia, in Italia e in tutta Europa e oltre, col suo lavoro di formatore internazionale.»

«Ci auguriamo – prosegue V., portavoce del Taranto Pride 2020 assieme a Pignatelli – che a Luigi venga riservato un trattamento migliore rispetto a quello riservatogli/le (Luigi è non binary) dagli avvocati difensori dei teppistelli del 14 gennaio 2017 (il report al link Non si giustifica un reato se chi lo ha subito ha spalle forti). Ci auguriamo che violenze come quelle subite dal nostro presidente non vengano più perpetuate e che, con il lavoro che stiamo facendo, i/le/* giovani tarantini/e/*, futuri/e/* adulti/e/* di questa città non possano subire aggressioni per orientamento sessuale, identità di genere o espressione di genere.»

Più volte, i direttivi delle due associazioni presiedute da Pignatelli hanno invitato (invano) gli offender a prendere parte, gratuitamente, alle attività di formazione su educazione alle differenze promosse presso CasArcobaleno, il Centro Interculturale Nelson Mandela e presso le varie strutture che ospitano la programmazione.

 

TuesdayNovember 12th, at the Court of Taranto in Via Marche, starting at 11 am the fourth hearing will be held, linked to the homophobic aggression of which Luigi Pignatelli (non binary artist and trainer) was a protagonist on Via D’Aquino on the morning of June 24, 2016, a week before the Taranto Puglia Pride 2016, when a man, later identified by video footage in Piazza Maria Immacolata, covered Lu with insults at a bar, chased Lu, tugged Lu, grabbed Lu by the hair and made Lu bang his/her head against the window, tore him off the Puglia Pride shirt, punched Lu and threw Lu to the ground in pain, taking Lu’s leave with the following words: «So you learn to not answer!»

At the link A discordant voice does not represent Taranto the article published in the early afternoon of that day at the end of June, with the chronicle of the incident and a long series of solidarity statements.

On September 24, the non-binary artist and activist was heard by the Judge and interrogated by the PM and D.’s lawyer, while on November 12th at the dock they will be a witness and the assistant chief who led the investigations.

The line of defense is the exchange of person.

To tell the truth, it must be said that, at the end of the previous hearing, which was really very painful for Pignatelli, the defendant’s lawyer had shown Lu his empathy, declaring in an entirely informal way: I have nothing against you, I have to do my job.

Shortly after Pignatelli wrote on fb the following words:

«Where are the associations that make a fine show of themselves during international days? Where are they when you are destroyed because your offender is a few meters away from you in court? You are destroyed because you deposed and there was no chair, there were no friendly eyes. You are destroyed because you have reconstructed moments that you had chosen to cancel and the only two most cordial voices were those of a lawyer, old acquaintance, whom you met this morning by chance and gave you a pat on the back, and that of the lawyer of the other side that tells you I have nothing against you, I have to do my job. And you remain silent, because you don’t know what to say and you cry in the corridors of the court, on the street, while you run because you want to get away from this hell and you think you’re happy because your flight is at 3 pm.

And you can’t talk in Italian anymore. And you would like to hold your fingers, the arm of someone who made you dream of a better existence, told you that you are pure fire and that you want to write a new chapter with you. Where are the national associations for the protection of rights? Where are the people who call you my love in a thousand languages, they stick your own where they want them and then do everything to make you believe that everything was just in your head? Where are the human beings when the only thing that would make you feel good is a hug?»

«We do not understand – writes in a press release Carlotta Caroppo, head of the Youth Group of Arcigay Strambopoli QueerTown Taranto – as episodes of such violence may still exist. The Youth Group of Arcigay Strambopoli QueerTown Taranto is keen to let people know how fundamental is the figure of their president, who carries on his/her and our battles despite the evil that very often brought Lu and for this reason Lu has our esteem. Luigi is a true leader, a mentor and a connector of ideas, energies and souls; in Taranto, in Puglia, in Italy and throughout Europe and beyond, with his/her work as an international trainer.»

«We hope – continues V., spokesman of the Taranto Pride 2020 together with Pignatelli – that Luigi will receive a better treatment than the one reserved for Lu by lawyers for the defense of thugs on January 14, 2017 (the report to link A crime is not justified if those who suffered it have strong shoulders). We hope that violence such as those suffered by our president will no longer be perpetuated and that, with the work we are doing, the Youth from Taranto, future adults of this city, will not may be subjected to assaults by sexual orientation, gender identity or gender expression.»

Several times, the board of the two associations chaired by Pignatelli invited (in vain) the offenders to take part, for free, in the training activities on education for the differences promoted at CasArcobaleno, at Nelson Mandela Intercultural Center and at the various structures that host the programming.

 

viv@voce

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