MANDURIA. “Biblioteca Comunale ‘Marco Gatti’: un tesoro da tutelare”
Nota stampa dell’Associazione politico-culturale “MANDURIA MIGLIORE”
La visita dello studioso e storico Gerarde Delille presso la nostra biblioteca comunale offre l’occasione per attirare nuovamente l’attenzione sull’importanza di continuare a garantire l’apertura e la fruizione dei servizi presso la Biblioteca Comunale.
A tal proposito, è nostra intenzione avanzare alcune proposte per tentare di risolvere la questione non prima, però, di aver delineato a dovere la ricchezza patrimoniale e culturale della Biblioteca “Marco Gatti”. Fondata nel 1897 dal sen. Nicola Schiavoni e dal can. Gregorio Sergi, vanta un ricchissimo patrimonio libraio che consta di 50000 volumi (dei quali 189 edizioni del ‘500, 211 edizioni del ‘600, 300 edizioni del ‘700, 10000 ed. dell’800), circa 200 manoscritti e 8 incunaboli (testi stampati attraverso una tecnica a caratteri mobili risalente al XV secolo), di cui si cita, tra gli altri, il noto Librone Magno delle Famiglie mandurine risalente al 1572.
E’, dunque, chiaro come un siffatto patrimonio cartaceo vada assolutamente tutelato contemperando sia le esigenze di contenimento della spesa sia l’adeguata e continuativa fruizione, da parte dei cittadini, dei servizi bibliotecari.
Da una parte, infatti, è necessario procedere alla nomina di un Direttore che, selezionato sulla base di adeguate conoscenze tecniche e reclutato attraverso procedure concorsuali pubbliche o per mezzo di idonee procedure di affidamento, assicuri una gestione professionale della Biblioteca al fine di dotare la città di un’infrastruttura fondamentale della conoscenza che offre ai cittadini occasioni di lettura, di studio, di aggiornamento, di alfabetizzazione all’uso delle tecnologie informative e di socializzazione, adattando la naturale concezione per cui una biblioteca è storicamente pensata alle nuove dinamiche di gestione bibliotecaria, quale punto di accesso fruibile da parte di giovani e meno giovani.
D’altra parte, quindi, si potrebbe valutare l’affidamento integrativo del servizio ad associazioni volontaristiche locali aventi finalità culturali e socioeducative, che si occuperebbero di garantire più estesi orari di apertura e gestire le relazioni con il pubblico e tutte le attività collegate a suddetta mansione. La via della gestione integrata, già sperimentata in diversi comuni e per diversi ambiti, permette di sopperire alle necessità di contenimento della spesa e permette ai funzionari di concentrarsi in maniera più adeguata alle onerose attività di gestione e controllo, come richieste per il corretto mantenimento di una importante biblioteca come la “Marco Gatti”.
A Manduria, inoltre, l’elevata specificità e competenza delle associazioni culturali presenti, garantirebbe sicuramente una qualitativa integrazione del servizio, grazie alla presenza di numerosi volontari con conoscenze universitarie nella gestione dei beni culturali e archeologici.
Un siffatto approccio permetterebbe di coniugare, adeguatamente, tutti gli interessi coinvolti: i cittadini avrebbero orari più ampi di apertura e maggiore rapidità nella fruizione del servizio; si rispetterebbero le richieste della Associazione Italiana Biblioteche che da anni si batte affinché le biblioteche comunali italiane siano gestite a livello apicale da esperti professionisti, coadiuvati e affiancati dall’apporto associativo e si manterrebbe, infine, sotto controllo la spesa.
Tutto quanto detto potrebbe risollevare le sorti della nostra amata Biblioteca, cuore culturale della Città di cui, siamo convinti, non possiamo fare a meno.