Le «sardine» sbarcano a Taranto: in 2mila in piazza. Santori: “Questa città è avanti”
C’era anche Mattia Santori, creatore e leader del movimento nato a Bologna, questa mattina, in Piazza Immacolata, a Taranto, al primo raduno delle sardine in Puglia
All’inizio del flash mob i partecipanti erano circa un migliaio, poi il numero è cresciuto nel corso della manifestazione sfiorando le duemila persone.
L’obiettivo, hanno spiegato gli organizzatori, è quello di portare «lo stile delle sardine in una terra che negli ultimi anni è stata divisa da tutte le promesse della cattiva politica».
In contemporanea si è svolta all’Histò Mar Piccolo la prima assemblea provinciale della Lega a Taranto, alla presenza del vicesegretario federale Andrea Crippa. #tarantosiunisce è l’hashtag lanciato per condividere sui social ogni momento della manifestazione.
«Senza bandiere, senza offese – hanno sottolineato i referenti tarantini del movimento – e con un chiaro e preciso richiamo all’antifascismo e all’antisovranismo. Nessuno si deve permettere a fare delle politiche divisive su Taranto. Questa è la piazza delle persone che si danno da fare ogni giorno, che dicono no – hanno aggiunto – alla politica intesa come odio, come rancore. A Taranto ci hanno diviso su diritti che non sono sindacabili. Non è possibile scegliere tra salute e lavoro. Vogliamo dare un esempio di come insieme si può fare una comunità».
Sventolando le sardine di cartone, alcune colorate di rosso e di blu, i colori sociali della squadra di calcio, altre con il disegno delle ciminiere e dei pali delle cozze in mar Piccolo, i manifestanti hanno cantato «Bella ciao» e «Nel blu dipinto di blu».
L’iniziativa, che si è svolta in piazza Immacolata, ha visto arrivare gente anche da altre province: adulti, ragazzi e anche famiglie. Rivolgendosi ai cittadini di Taranto, alle prese con la contrapposizione tra salute e lavoro, Santori ha detto che «sembra paradossale dirlo» ma «voi siete un processo di maturazione già più avanzato rispetto a noi di Bologna, dell’Emilia Romagna, che guardiamo il mondo seduti da una poltrona, pensando che niente succederà. Voi nella sofferenza state crescendo. La vostra voglia di rivalsa è la forza più grande che possiate avere e questo è importantissimo. Qua non c’è più solitudine. Quando arriverà qualcuno a dire prima gli italiani, gli direte che non ha capito niente».
SANTORI: LA SFIDA DI TARANTO È MOLTO IMPORTANTE
«E’ chiaro che la sfida di Taranto è una sfida molto importante, la presenza delle sardine qua è un processo fondamentale dell’esperimento delle sardine. Io ero molto preoccupato, ma sono molto contento di questa proposta e credo che se in qualche modo Bologna ha avuto un senso è perchè è stata una proposta folle e la proposta folle di fare le sardine a Taranto è una proposta che porterà innovazione, porterà modernità, porterà serietà in questa terra e in tutta Italia».
Lo ha detto Mattia Santori, tra i fondatori delle movimento delle sardine a Bologna, intervenendo a Taranto al flash mob in piazza Immacolata.
«Io – ha aggiunto – vi ringrazio per averci accolto e per aver portato il vostro corpo in una piazza. Tutti ci chiedono se vogliamo diventare un movimento politico, ma non hanno capito che questo è un fenomeno di riaffermazione sociale. Noi siamo tornati dove non eravamo più da tantissimo tempo. E non c’è colore politico, non c’è bandiera davanti al bisogno che c’è in questa terra più che mai di una politica seria. Non possiamo più pensare che di fronte a situazioni complesse ci siano soluzioni facili».
Rivolgendosi ai cittadini di Taranto, alle prese con la contrapposizione tra salute e lavoro, Santori ha detto che “sembra paradossale dirlo» ma «voi siete un processo di maturazione già più avanzato rispetto a noi di Bologna, dell’Emilia Romagna, che guardiamo il mondo seduti da una poltrona, pensando che niente succederà. Voi nella sofferenza state crescendo. La vostra voglia di rivalsa è la forza più grande che possiate avere e questo è importantissimo. Qua non c’è più solitudine. Quando arriverà qualcuno a dire prima gli italiani, gli direte che non ha capito niente».
«Le sardine? Non ho ancora capito qual è la loro proposta. Loro dicono che siamo portatori d’odio, ma io in questa assemblea provinciale a Taranto, dove ci sono tanti giovani, vedo solo gente che pensa ad una seria proposta politica per fare andare avanti la Puglia, non lasciarla indietro».
Lo ha detto il vice segretario federale della Lega Andrea Crippa, intervenuto con l’europarlamentare Andrea Caroppo alla prima assemblea provinciale della Lega a Taranto. All’incontro, organizzato in un hotel cittadino, hanno assistito circa 500 persone tra iscritti e simpatizzanti. In contemporanea si svolgeva in piazza Immacolata il flash mob del movimento delle sardine.
Quanto alla vicenda Ilva, Crippa ha parlato di “incapacità e confusione che regnano all’interno di questo Governo. È ovvio che cambiando le regole del gioco si decida di andar via. Bisognerebbe reintrodurre lo scudo penale il prima possibile e intraprendere una politica che associ la tutela dell’ambiente, della salute e dell’occupazione».
Sono intervenuti anche l’onorevole Gianfranco Chiarelli, membro dell’esecutivo regionale e responsabile per il programma elettorale, e il segretario provinciale di Taranto Giacomo Conserva.
Fabio Venere
Fonte LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO DEL 1°DICEMBRE 2019
Le foto sono di Maria Rosaria Suma, fotografa