SAVA. Tre proiettili in una busta gialla avvisano Carrieri di smetterla a interessarsi all’Ambiente
Ennesima intimidazione all’ambientalista giornalista savese
E’ da oltre 10 anni che Mimmo Carrieri è entrato nell’occhio del ciclone da parte chi crede che del bene comune, l’ambiente, può farne ciò che vuole. Discariche a cielo aperto, amianto dappertutto, campagne ridotte a veri e propri cumuli di qualsiasi rifiuto.
Ecco, così si presenta agli occhi di Mimmo Carrieri la tematica ambientale savese e non solo. Armato di fotocamera quotidianamente mette in risalto il degrado della bellezza del nostro territorio ad opera di chi non sa cosa sia la natura e tutto quello che di bello ci dà.
Carrieri, se volessimo usare un termine sportivo, è il classico play-maker, che gioca a tutto campo senza scoraggiarsi affatto di denunciare e, amaramente, pagando anche un prezzo in primo persona.
In questo decennio passato ha subìto di tutto: auto incendiata, nuova auto manomessa, svariati proiettili inviati nella buca delle lettere, minacce.
Ma tutto questo non gli ha fatto desistere l’idea dell’alzata quotidiana e di risultare un vero e proprio paladino nella difesa e nella cura del nostro territorio.
E quindi, visto che a tutto si paga un prezzo, ecco pronto di tutto pur di farlo desistere all’interessamento verso la tematica ambientale ed ecologista.
Ma nonostante tutti questi famigerati tentativi intimidatori, Carrieri è sempre pronto alla sua battaglia cercando di stimolare l’azione da parte di chi è preposto, e pagato dal contribuente, al controllo del territorio.
E qui, amaramente, registriamo solo la strafottenza di caproni tinteggiati di democrazia buoni solo ad apparire sui social e sulle televisioni quando è compito loro primario la difesa dell’ambiente e il controllo del territorio.
Giovanni Caforio